La Gazzetta del Sud riferisce di una iniziativa della procura della Repubblica di Cosenza che potrebbe avere sviluppi clamorosi ed essere di esempio per iniziative analoghe sull’intero territorio nazionale.
La Procura ha disposto, infatti, l’acquisizione, nelle scuole della provincia calabrese, dei fascicoli riferibili agli insegnanti beneficiari della legge 104/1992 sui disabili, la normativa che consente l’assegnazione di incarichi vicini al luogo di residenza per chi è invalido o ha a carico familiari in situazione di bisogno, nonché la riserva di posti nelle assunzioni.
Dopo l’acquisizione di documenti nella sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza e l’audizione del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, come riferisce il quotidiano, l’iniziativa giudiziaria che riguarda tutti gli istituti di ogni ordine e grado “segna un significativo passo in avanti in direzione dell’accertamento della verità”.
In base alla documentazione raccolta, tutti i docenti – 659 nell’intera provincia su un totale di poco inferiore alle 11mila unità, pari a circa il 6% – che hanno dichiarato di essere affetti da gravi patologie invalidanti o di dover accudire quotidianamente parenti gravemente malati, dovranno rendere conto della loro situazione alla magistratura.
Le percentuali più alte in assoluto tra gli insegnanti che hanno fatto ricorso alla normativa, nota la Gazzetta, si registra tra il personale delle scuole dell’infanzia e delle elementari. La percentuale più bassa è quella relativa ai docenti delle scuole medie mentre il ricorso alla legge 104 aumenta ancora tra i docenti delle scuole superiori.