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Precari, Fini contro Gelmini

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Gianfranco Fini a sorpresa si schiera con i precari e critica clamorosamente la politica del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sul precariato nella scuola. 

Il presidente della Camera sferra questo attacco dal palco di Mirabello della Festa Tricolore, da dove cioè la terza carica dello Stato ha svolto il suo tanto atteso discorso, il primo ufficiale in pratica da leader di Futuro e Libertà, il movimento finiano nato dopo la rottura di fine luglio fra Berlusconi e l’ex numero uno di Alleanza Nazionale.

L’affondo di Fini dunque è diretto: “La protesta dei precari a poche ore dalla ripresa delle lezioni è sacrosanta. Nelle ore cruciali per le assegnazioni delle ultime cattedre per gli  incarichi annuali, voglio essere chiaro: si poteva evitare i tagli lineari alla spesa. Evitando così due casi clamorosi di dissenso: delle forze di polizia e dei precari della scuola. E la protesta dei precari è sacrosanta“.

Pensieri che certo non debbono essere piaciuti né a Viale Trastevere, né a Palazzo Chigi (senza dimenticare Via XX Settembre, sede del ministero dell’Economia, cioè la casa di quel ministro Tremonti, che viene considerato da molti il vero padre della sforbiciata all’istruzione).

Insomma, l’autunno caldo della politica, anche scolastica, è già iniziato.    

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