La denuncia del Codacons Sicilia obbliga alla massima trasparenza e correttezza nella valutazione dei titoli del personale Ata.
La questione delle autocertificazioni è un problema che deve assolutamente trovare chiarimento, e definitiva soluzione, con i provvedimenti conseguenti, soprattutto perché, e non da ora, sono emerse numerose falsità, peraltro accertate dalle autorità competenti ma purtroppo rimaste senza il dovuto seguito, nemmeno in termini di sospensione dal servizio, e pertanto con evidente danno, anche alquanto grave ed irreparabile, a carico delle persone corrette. Il caso dei diciotto tecnici Ata imputati e condannati per false dichiarazioni (emerse dal confronto tra le autocertificazioni e i documenti di riferimento), del quale hanno dato ripetute notizie gli organi di stampa, è sicuramente emblematico e deve fare riflettere sulla necessità, non più rinviabile, di accertamenti “a tappeto”. In definitiva, di maggiore e puntuale attenzione da parte di chi, nell’ambito dell’Ufficio scolastico provinciale, è formalmente incaricato, e quindi oggettivamente responsabile sotto diversi profili, di provvedere agli accertamenti ed alle verifiche al fine di elaborare elenchi e graduatoria assolutamente rispettosi dei diritti individuali di ciascuno dei concorrenti, senza in ogni caso destare il benché minimo sospetto che l’attenzione sia stata riduttiva e/o superficiale.
Il dieci agosto, da parte mia su questo sito, è stata prestata attenzione al concorso riguardante la mobilità del personale Ata nella provincia di Catania, con riferimento all’elenco definitivo per la partecipazione alle attività di formazione finalizzata alla mobilità del personale Ata per il biennio 2009-2010 (nello specifico ha riguardato due elenchi riferentisi ai collaboratori scolastici che avevano presentato domanda di partecipazione per il passaggio al ruolo degli assistenti amministrativi, ma meriterebbero altrettanta attenzione anche gli elenchi per il passaggio ai ruoli di assistente tecnico e di direttore dei servizi generali e amministrativi). Ebbene, come è stato il dieci agosto evidenziato, di “variazioni” nei punteggi attribuiti ne sono emerse moltissime. Ma non è tutto, perché da un attento esame degli elenchi (oltre ai due di allora ne è stato recuperato un terzo, precedente ai due di cui si è detto), al quale è stato da parte mia dedicata particolare attenzione, anche con puntuale comparazione dei dati di riferimento, sono emersi, e sono emersi anche dall’attenta lettura dei decreti, dati che obbligano a riflettere per le ripetute trasformazioni, i cui motivi sono tuttora rimasti ignoti ai concorrenti che hanno, a norma di legge ed avendone legittimo diritto, l’accesso agli atti. La questione sarà puntualmente evidenziata in un prossimo intervento.
Polibio
da aetnanet.org