Al Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL Domenico Pantaleo Segretario Generale della Flc Cgil Sicilia Giusto Scozzaro
Direttivo nazionale FLC CGIL Direttivo regionale FLC CGIL LETTERA APERTA al Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
A proposito del concorso per dirigenti scolastici annullato dal Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia
Egregio Segretario Nazionale,
Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione la controversa questione del concorso per dirigenti scolastici annullato da due decisioni definitive del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia del 25 maggio 2009 e confermate da numerosi successivi interventi dello stesso CGA (il più recente dell’1 luglio 2010).
Molti di noi sono iscritti alla CGIL FLC da tanti anni, tutti siamo lavoratori della scuola e in quanto tali chiediamo che si tenga conto delle nostre legittime posizioni, nello spirito di attenzione e di apertura alle richieste dei lavoratori che nel passato ha contraddistinto le scelte politiche di questo sindacato.
Le posizioni assunte in questo ultimo anno dalla CGIL su questa intricata vicenda hanno destato in molti di noi non pochi interrogativi e sono apparse spesso parziali e contraddittorie.
Ci riferiamo per esempio ai due interventi (pubblicati sul sito della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza CGIL Catania): Una sentenza del CGA della Sicilia annulla il Concorso ordinario per dirigenti scolastici, 1 giugno 2009; Sulle sentenze del CGA interviene nuovamente il segretario della Flc Cgil Giusto Scozzaro, 6 giugno 2009.
Le stesse dichiarazioni del Segretario Regionale (La Repubblica, Edizione di Palermo del 15 novembre 2009 in Il pasticcio del concorso a preside. La Cgil: Di Stefano si dimetta) sono state tempestivamente contraddette dalle comunicazioni e dalle posizioni assunte da Gianni Carlini, coordinatore dell’area V della dirigenza nel Sindacato Nazionale nonché da alcune successive posizioni del sindacato stesso. Più recentemente infine ha destato in noi non poche perplessità la firma da Lei apposta al comunicato stampa del 14 giugno 2010 insieme a CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e ANP CIDA, che invoca una soluzione politica per sanare la posizione di quanti hanno mantenuto finora la loro posizione di dirigenti scolastici, nonostante il concorso sia stato definitivamente annullato “erga omnes” da reiterate sentenze della magistratura.
Non è giustificabile che il sindacato dei diritti sostenga gli esiti di un concorso che la magistratura ha pesantemente e ripetutamente sanzionato, e lo faccia adducendo motivazioni che contrastano apertamente con i contenuti delle sentenze, del CGA e del Consiglio di Stato.
A questo proposito ricordiamo che le censure mosse al concorso non attengono solo alla composizione della commissione; un parere espresso dalla Prima Sezione del Consiglio di Stato, in risposta ad un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (uno di otto, tutti accolti), rileva che:”… alla genericità dei criteri stabiliti dalla commissione – la quale li ha mutuati dall’art. 11 del bando, con la sola precisazione di ritenere prevalente il criterio relativo alla forma espressiva – non hanno fatto seguito né la predisposizione di una più stringente griglia di sotto-punteggi afferenti ai singoli criteri né l’indicazione, anche con formula sintetica o meri indicatori grafici, di non conformità dell’elaborato a tutti o a taluno dei parametri di valutazione identificati… dunque… il punteggio numerico di insufficienza attribuito all’istante (che gli ha precluso l’ammissione agli orali), in quanto svincolato da ogni possibilità di correlazione con i criteri imposti dal bando, non soddisfa il principio di trasparenza…”.
Inoltre:”…il tempo risultante dal verbale n. 37 del 4 maggio 2006 di 270 minuti per la correzione di 96 elaborati ( e cioè, in media, meno di tre minuti ad elaborato) pare eccessivamente ridotto, e tale da ingenerare dubbi sul fatto che la lettura delle prova scritte sia stata fatta in modo esaustivo”(Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da BUCCHERI Gaetano avverso la mancata ammissione alle prove orali del corso-concorso per dirigenti scolastici di cui al D.D.G. 22 novembre 2004).
Assenza di criteri di valutazione, mancanza di segni di correzione, insufficienza dei tempi di correzione, composizione non valida della commissione: un concorso siffatto ha consentito davvero di selezionare i più meritevoli? Quale idea ha il sindacato dei dirigenti e del modo in cui essi devono essere selezionati? A chi e/o a cosa servono i dirigenti?
La vicenda del concorso siciliano ha fatto balzare in evidenza questi seri interrogativi. Proprio per questo crediamo che essa non possa essere archiviata o messa a tacere: la cattiva politica ci ha provato nel passato e ci prova ancora, promuovendo iniziative indecenti per uno stato di diritto rispetto alle quali è assolutamente necessaria una presa di posizione chiara della CGIL, capace di fugare definitivamente i dubbi e le ambiguità.
LE SENTENZE DELLA MAGISTRATURA DEVONO ESSERE APPLICATE ED È INSOPPORTABILE CHE IL SINDACATO DEI DIRITTI, LA CGIL, SOSTENGA ESPEDIENTI LEGISLATIVI PER AGGIRARLE.
Un intervento del sindacato che miri nei fatti ad eludere le sentenze della magistratura produce un messaggio fuorviante, alimentando la convinzione che qualsiasi errore commetta l’amministrazione non sia imputabile alla sua responsabilità. A nostro avviso le conseguenze di un tale messaggio andranno ben oltre la vicenda di cui qui ci occupiamo.
Per tutti questi motivi toni diversi ci saremmo aspettati nei confronti dell’USR Sicilia che, a fronte di due sentenze di annullamento del concorso del 25 maggio 2009, nel settembre dello stesso anno ha proceduto all’immissione al ruolo dirigenziale di ben 26 idonei, come se niente fosse accaduto e la graduatoria potesse ancora considerarsi valida: a questo e ad altri comportamenti ostruzionistici e dilatori dell’USR Sicilia su questa vicenda non ci risulta che la CGIL si sia opposta.
La scuola siciliana ha bisogno di recuperare credibilità attraverso un inflessibile rispetto delle regole e non attraverso un disegno di legge (Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto nel 2004, Siragusa et alii) palesemente incostituzionale che ci indigna: per questo chiediamo alla CGIL non tanto che si schieri in favore di questa o quella parte (secondo una logica da patronato che ci è estranea) ma che assuma e rivendichi posizioni rispettose dello stato di diritto. Chiediamo insomma alla CGIL di impegnarsi perché le sentenze della Magistratura vengano onorate, e con esse il principio di equità tra i lavoratori.
Rimaniamo in attesa di una risposta della FLC CGIL.
Catania, 12/07/2010
Loredana Smario e altri 49 docenti siciliani iscritti e non iscritti alla CGIL
fonte aetnanet.org