L’Osservatorio sulle graduatorie, pubblicato dal Miur, è ricco di dati e di analisi interessanti, relativi, ad esempio, ai livelli di femminilizzazione e alla anzianità degli iscritti.
È confermata la struttura per età e genere – rileva l’Osservatori – che caratterizza da tempo le graduatorie: l’età non più giovane degli iscritti, in media intorno ai 38 anni, indice della lunga attesa a cui sono costretti gli insegnanti prima della loro stabilizzazione contrattuale; l’elevata presenza delle donne, sintomo che l’insegnamento risulta poco attraente per la componente maschile delle forze di lavoro più istruite.
Un dato che colpisce (ma, ormai, non sorprende più) è quello della presenza di docenti meridionali molto presenti nelle graduatorie di quasi tutte le regioni.
Ad esempio, oltre un terzo (36,4%) dei candidati all’insegnamento nella scuola primaria del Nord risiede nel meridione; nelle regioni centrali i docenti iscritti nelle graduatorie di scuola primaria e residenti al Sud o nelle Isole sono il 28,6%.
Non molto diversa la situazione delle graduatorie dei docenti di scuola dell’infanzia: nelle graduatorie del Nord i docenti residenti al Sud sono il 28,2%; nelle graduatorie del Centro Italia sono il 30,1%.
Significativa ma più ridotta, invece, è la presenza di professori meridionali iscritti nelle graduatorie della secondaria di I e di II grado al Nord e al Centro: oscilla infatti tra il 14% e il 17%.
Oltre ad essere presenti nelle graduatorie degli altri territori, i docenti meridionali sono massicciamente presenti nelle graduatorie dei loro territori di residenza. Graduatorie dove il consistente calo di organico dovuto alla decremento della popolazione scolastica e alla attuale razionalizzazione del sistema prospetta tempi molto lunghi di assorbimento nei ruoli.
Gli iscritti nelle diverse graduatorie del Sud e delle Isole rappresentano quasi la metà del totale iscritti nelle graduatorie ad esaurimento di tutta Italia. Se a questi si aggiungono i meridionali migrati in graduatorie del Nord e del Centro, il totale dei docenti meridionali iscritti è pari quasi a due terzi del totale.