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Pd e IdV criticano la Gelmini a tutto campo

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Fioccano le risposte delle opposizioni all’intervento del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini alla trasmissione Radio Anch’io. In particolare, la responsabile Scuola della segreteria nazionale del Pd Francesca Puglisi commenta che “l’ostinazione della Gelmini e il continuo spregio di ogni regola con cui sta procedendo, spazzando via il diritto ad una scuola pubblica di qualità, si scontra con la protesta dei sindacati e della società civile e rende l’opposizione del Pd più forte. Oggi – prosegue l’esponente del Pd – la Cgil ha chiesto al ministro dell’Istruzione di sospendere i provvedimenti relativi alla scuola secondaria di secondo grado, in vista della pronuncia del Tar del Lazio il 5 luglio su un ricorso presentato dal sindacato contro la circolare sugli organici, già temporaneamente bloccata da un precedente ricorso“.

Il Partito democratico ha sempre denunciato le pesanti conseguenze delle scelte della Gelmini sulla scuola secondaria: famiglie costrette a scegliere al buio i nuovi indirizzi delle superiori – conclude la Puglisi –, ragazzi dei tecnici e professionali che si vedono tagliare l’orario e i piani di offerta formativa del secondo, terzo e quarto anno. Ministro Gelmini si fermi“.

Fa eco alla collega di partito il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in Commissione Istruzione a Palazzo Madama, il quale focalizza la sua attenzione sull’università. “A oggi – spiega il parlamentare democratico – risultano respinti tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno che cercavano di restituire almeno i due terzi del taglio di 1300 milioni di euro sull’università nel 2011 , per permettere almeno di pagare gli stipendi dei docenti come era stato dichiarato da Crui e Confindustria. Le stesse notizie – aggiunge ancora Rusconi – vorremmo comunicarle al ministro per la scuola: agli atti parlamentari risulta che tutti i tagli alle risorse per gli studenti migliori sono destinati a coprire i debiti delle supplenze“.

Critiche alle dichiarazioni della Gelmini arrivano anche dall’Italia dei Valori. In particolare, il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo e capogruppo in commissione istruzione, commenta: “Il ministro Gelmini invece di arrampicarsi sugli specchi, compiacendosi del fatto che la manovra fa salve Università e Ricerca, si preoccupi piuttosto dei tanti tagli diretti e indiretti al mondo della scuola: blocco del rinnovo del contratto e degli incrementi retributivi previsti già dal contratto vigente, con effetti pesantissimi sulle retribuzioni, sulle pensioni e sulle liquidazioni“.

La verità – prosegue – è che ci troviamo di fronte a una manovra iniqua, priva di riforme strutturali e per di più fortemente centralista. I cospicui tagli a Regioni Province e Comuni andranno inevitabilmente a colpire studenti, lavoratori, piccole imprese e pensionati. Questo Governo vorrebbe un Paese di analfabeti ed è per questo che taglia alla cultura e alla scuola e cerca di imbavagliare l’informazione. Ma ormai il re è nudo“. “Il ministro Gelmini – conclude Giambrone – la pianti, una volta per tutte, di parlare per spot ed inizi a lavorare seriamente per un’istruzione a misura di Paese europeo perché genitori, insegnanti, alunni e personale Ata sono stanchi di essere presi in giro“.

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