Giovanni Pontillo – 29-06-2010Esclusi dal SalvaPrecari – che Brutta Fine – Vorrei Conoscere il Vostro Pensiero
Mar, 29/06/2010 – 08:01
Giovanni – Cara Lalla, seguo con molto interesse e da molti anni le Tue interessanti risposte ai quesiti posti da noi Docenti Precari. Oggi credo che sia arrivato il mio turno e quindi, ti pongo un quesito che per molti versi è simile a tanti altri ai quali hai già dato delle risposte, che ritengo sufficientemente discutibili.
Mi spiego meglio, l’argomento non è dei più facili, anzi è il più controverso e paradossale degli ultimi trent’anni del mondo della scuola – Io lo definisco “Provvedimento FOLLE” – Sto parlando del Salva Precari 2009/2010 e non mi azzardo neanche a pensare cosa potrà accadere con il Salva Precari 2010/2011 – Come detto, seguendo le tue risposte sul tema, sono stato colpito da una in particolare, di cui ti riporto il contenuto:
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“Fabio – nel salvaprecari 2010/11 resterà inserito (o si potrà inserire) chi è già nel salvaprecari 2009/10 ma non ha raggiunto i 180gg lavorativi nel 2009/10 ?? Grazie
Lalla: gent.mo Fabio, approfitto del tuo quesito per chiarire ciò che è già emerso dall’articolo, ma che è evidentemente non è stato chiaro: non ci sono ancora modalità e criteri per il salvaprecari 2010/11, l’ufficio legislativo del ministero sta studiando la questione.
Se dovessi risponderti in base al buon senso direi che la lista salvaprecari del 2010/11 dovrebbe essere formata da coloro che hanno fatto parte del SP (indipendentemente dall’aver raggiunto o meno i 180 giorni di servizio nel 2009/10) + coloro che hanno acquisito i requisiti nel corso dell’a.s. 2009/10 – quindi lista del 2010/11 comprenderebbe i salvati del 2008/09 + 2009/10 Ma per saperne di più dobbiamo attendere l’esito degli incontri al ministero.”
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Condividendo a pieno la Tua attesa, prima di interpretazioni su “quel che sarà“, evidentemente oggi basate sul nulla, vorrei esprimere il mio personalissimo pensiero su “ciò che è stato” il Salva Precari 2009/2010 per molti Veri Precari e, vorrei immaginarmi che anche tu cara Lalla, esprimessi il tuo personalissimo pensiero su questa follia che ha colpito la Scuola Italiana.
Il vero buonsenso avrebbe guidato nel cercare di comprendere quali sono state le motivazioni tecniche o di tutela dell’occupazione che hanno portato alla definizione di un così insensato provvedimento, che ha azzerato diritti e posizioni in G.E. senza apportare nessun beneficio in termini assoluti in numero di Docenti occupati, generando un rimpasto caotico di posizioni su più graduatorie, con scavalcamenti scorretti e senza un reale incremento di Precari occupati, anzi con l’aggravante di aver impedito a moltissimi Docenti, fra i primi nelle rispettive graduatorie, di lavorare perché, per “loro sfortuna“, non sono rientrati nei criteri di tale provvedimento.
Il vero buonsenso, avrebbe portato un legislatore attento a leggere, anche a posteriori, segnali evidenti di malcontento dovuti all’ingiustizia generata, dall’ormai famosa “clausola” dei 180 su un solo incarico, che tutta da sola ha determinato la “decapitazione” di migliaia di Docenti posizionati fra i primi posti nelle rispettive graduatorie che per effetto dei tagli e dopo anni e anni di incarichi annuali si sono dovuti “accontentare” nell’AA.SS. 2008/2009 di incarichi su Supplenze Brevi, pur di lavorare, nella consapevolezza vista la loro posizione di completare l’anno e di portare a casa i 12 pt. – cosi è stato per molti di noi. In tutta questa convulsione di eventi si sono verificate condizioni veramente paradossali, come il caso di una collega ultra – quarantenne, con oltre diciassette anni di servizio, di cui gli ultimi sei e fino al AA.SS. 2007/2008 con incarico annuale, nel 2008/2009 non essendo stata immediatamente individuata quale destinataria di incarico annuale al 30 Giugno – decise, di accettare una Supplenza Breve a partire da Ottobre 2008 e fino ai primi di Marzo 2009, realizzando così poco meno di 180 GG di servizio – in sovrapposizione a quest’incarico e a partire dal mese di Febbraio 2009 e fino al termine delle lezioni con scrutinio finale, accettò un altro incarico su Supplenza Breve ma, neanche qui maturò i fatidici 180 GG – questo però non era un problema visto che la collega aveva maturato l’anno di servizio con circa 270 GG continuativi, su due incarichi, portando a casa i suoi sudati 12 pt. che le avrebbero garantito l’avanzamento in G.E. al prossimo aggiornamento, senza rischiare di essere scavalcata di posizione. La consapevolezza che le condizioni e i meccanismi consolidati erano questi, si permise il lusso di rifiutare un incarico tardivo (incarico di fatto) al 30 Giugno 2009 – trovandosi appunto nella condizione di essere già impegnata e per non lasciare i propri ragazzi e le classi sulle quali lavorava ormai da tempo (questo è il vero buonsenso). Scelta questa, dopo il varo del SP, pagata a caro prezzo – la Collega infatti, non avendo maturato i 180 GG su un solo incarico – ma soltanto 175 GG – non è rientrata nella speciale graduatoria.
Il resto è storia!!!
Il paradosso è che l’incarico rifiutato andò ad un collega 15 (quindici!!!) posizioni dietro di Lei – facendolo rientrare nel SP – scavalcandola su tutte le graduatorie nelle quali erano entrambi inseriti, malgrado fosse preceduto ovunque.
Ma le regole non erano queste!!!
Le regole erano è dovrebbero sempre essere quelle di garantire i diritti costruiti in anni di duri sacrifici, fatti su Leggi chiare, giuste ed equilibrate, che guidino tutte le nostre scelte, garantendo diritti e posizioni e non da fantasiosi provvedimenti nati in forza della disconoscenza assoluta dei meccanismi che regolano lo scorrere delle G.E.
Chiaramente, se dovessero essere queste “le nuove regole” e cioè – le vecchie – si configurerebbe nuovamente e, questa volta con implicazioni molto più pesanti, il paradosso che molti Docenti posizionati fra primi posti in graduatoria, il prossimo anno scolastico continueranno a non lavorare ma, in compenso lavoreranno molti giovani Docenti posizionati in subordine sulle stesse graduatorie.
Complimenti!!!
Il buonsenso vorrebbe che quest’assurdo provvedimento venisse abrogato e mai più riproposto ridando a tutti i colleghi, esclusi dallo stesso, i diritti calpestati – riassegnandogli i punti persi, nonché i danni per il mancato lavoro e reddito che ha portato molte famiglie ad una condizione davvero critica.
Questo sarebbe buonsenso!!!
Grazie Lalla.
Giovanni Pontillo
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Risposta
Lalla: gent.mo Giovanni, le mie risposte saranno discutibili, anzi lo sono sicuramente, ma il mio pensiero è che dobbiamo partire dalla realtà, non da una prospettiva utopica, infatti nessuno cancellerà il salvaprecari, restituendo diritti che sarebbe anche difficile ricostruire (la docente assunta nel 2009 su cattedra al 30 giugno quali diritti dovrebbe rivendicare?), e nessuno ha intenzione di riabilitare le posizioni perse. Non è percorribile neanche la prospettiva di non riproporre il nuovo salvaprecari, lo si potrebbe fare se non ci fossero i tagli, ma i tagli ci sono.
Piuttosto il nostro appello ai sindacati è quello di trovare insieme al ministero una formula che
1) garantisca quanti più docenti possibili
2) trovi un confine netto, stabilito ed equo con le graduatorie di istituto
3) stili una normativa apposita per le convenzioni con le regioni
4) introduca le giuste e necessarie tutele (a livello contributivo) per chi lavora con i progetti
5) assicuri i pagamenti regolari
6) assicuri la pubblicazione delle graduatorie in tutte le province
7) assicuri che le assunzioni avvengano in maniera regolare e rintracciabile attraverso gli albi o i siti internet delle scuole
Proviamo a far sì che il provvedimento sia migliore, questo è il mio pensiero. Il salvaprecari esiste, i tagli ci sono, a settembre ancora migliaia di docenti precari non avranno l’incarico annuale.
Mi dirai, e gli esclusi che fine fanno? E’ chiaro che su questo non posso che essere d’accordo con te, c’è stato un meccanismo di selezione assurdo, che non ha tenuto conto non tanto dei diritti, quanto delle conseguenze di ciò che si proponeva.