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Tempo incerto e nuvoloso sulle liste prioritarie dei precari della scuola.

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Riportiamo una informazione apparsa in questi giorni sulla stampa: senza una norma ad hoc , le “liste prioritarie” che hanno favorito 23000 precari non saranno aggiornate.

Anief non ha mai digerito queste liste – con le quali il Governo ha messo i… precari gli uni contro gli altri -, ma non è questo un motivo valido per disinteressarci della sorte dei beneficiari, specialmente perché sappiamo che col prossimo settembre il saldo tra numero dei pensionamenti e numero delle cattedre tagliate peggiora ulteriormente (di circa mille unità di docenti). Leggiamo: “… i nuovi precari senza supplenza potrebbero rimanere fuori anche dalle liste prioritarie, quelle che finora hanno funzionato, grazie al contributo di Stato e Regioni, come ancora di salvataggio: corsia preferenziale per le supplenze brevi e per i contratti per i corsi aggiuntivi… Il Ministero pare, infatti convinto che la proroga per il prossimo anno delle liste, disposta dal DL n.194/2009, si riferisca esclusivamente a quelle vecchie, e che in assenza di una espressa previsione di legge non sia dunque possibile aprire le graduatorie in questione a nuovi ingressi. Insomma, tutti quelli che hanno maturato quest’anno i requisiti non avrebbero diritto, se questa interpretazione sarà confermata e/o non ci saranno provvedimenti ad hoc, a rientrare nelle misure speciali di protezione. In totale, finora ci sono stati 22mila docenti (17mila con la prima ondata e 5 mila con la seconda), e 5mila ATA a nutrire le liste. Per beneficiare, era necessario avere maturato nell’anno precedente un contratto a tempo determinato, annuale o fino alla fine delle lezioni, ma anche una supplenza attraverso lo scorrimento delle graduatorie d’istituto, per almeno 180 giorni”.
(fonte: Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi- 22 giugno 2010)

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