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Il PDL chiede la soppressione dell’ENAM

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Diversi emendamenti presentati da senatori del PDL chiedono che l’ENAM, l’Ente magistrale di assistenza magistrale, sia soppresso con effetto immediato.

L’ENAM, come si sa, non costa nulla allo Stato, perché vive esclusivamente dei contributi obbligatori degli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria.

La sua soppressione, quindi, non ridurrebbe le spese statali, obiettivo della manovra, ma farebbe, forse, un piccolo favore ai docenti del settore obbligati mensilmente alla ritenuta Enam sullo stipendio (quasi 30 euro al mese per gli ex-direttori didattici ora dirigenti scolastici e circa 13 euro mensili per i docenti).

C’è, però un risvolto interessante dietro questa proposta emendativa: l’incameramento dei cospicui beni patrimoniali dell’Ente, costituiti da sette strutture per vacanza degli iscritti in ameni luoghi turistici della penisola, oltre, s’intende, alle risorse finanziarie cumulate negli anni e in parte dispensate ai comitati provinciali o direttamente agli iscritti per interventi assistenziali.

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