I testi pubblicati confermano definitivamente la pesante riduzione oraria e disciplinare in tutto il secondo ciclo che non risolve anzi aggrava le criticità di questo segmento di scuola.
Ma confermano anche la decisione del Miur di ridurre l’impianto orario degli istituti tecnici e professionali anche nelle classi successive alle prime, senza modificare gli attuali ordinamenti.
Tale riduzione, peraltro non prevista dall’art. 64 della Legge 133/08, produce anche una dequalificazione dell’offerta nonché una palese violazione del patto formativo sottoscritto al momento delle iscrizioni con tutti gli studenti ed i genitori.
Solo il Regolamento dei licei garantisce agli studenti la prosecuzione, con le stesse modalità ed impianto orario, del percorso scelto.
La FLC Cgil condivide la decisione del Coordinamento genitori democratici di voler ricorrere al TAR del Lazio per chiedere pari trattamento per tutti gli studenti, a qualunque tipo di indirizzo si siano iscritti negli anni passati ed il ripristino dello stesso percorso scelto al momento dell’iscrizione, per quelli iscritti agli istituti tecnici e professionali.
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Roma, 16 giugno 2010