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Istruzioni per la mobilità dei soprannumerari.

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Nel primo caso:
il docente che non intende esprimere alcuna preferenza di scuola /distretto/comune nel movimento quale soprannumerario, compila la domanda solo nelle sezioni riguardanti i propri dati anagrafici e riportando il punteggio indicato nella graduatoria d’istituto.
In questa ipotesi se nel corso della mobilità si dovesse liberare un posto nella scuola di titolarità, il docente soprannumerario rimane nella propria scuola, in caso contrario verrà trasferito d’ufficio.

Nel secondo caso:
il docente  soprannumerario opta per rimanere nella scuola di titolarità nella speranza che  si liberi un posto durante l’ effettuazione della mobilità effettuando una scelta condizionata (Nella sezione E del modulo di domanda) sulle scuole/comuni/distretti, che verranno prese in considerazione dal sistema di elaborazione dei dati, solo nell’ipotesi che non si riformi il posto nella scuola di titolarità del docente.
E’ importante sottolineare che il docente che sceglie il trasferimento a domanda condizionata, deve barrare la casella no nella sezione E n.22 del modulo di domanda

Cosa implica il barrare la casella no nella sezione E n.22 del modulo di domanda?

Potrebbe implicare che il docente venga reintegrato nell’organico dell’istituto con conseguente annullamento della sua domanda di trasferimento.
Per la scuola secondaria la titolarità viene mantenuta anche nell’ipotesi che si formi una cattedra orario esterna tra la scuola di titolarità ed altra scuola.
Potrebbe impilcare che se nella scuola di titolarità del docente non si riformasse il posto perso,  il sistema di rielaborazione dei dati inseriti in domanda prenda in considerazione  nell’ordine le preferenze espresse allo scopo di soddisfare le richieste stesse nel rispetto della sequenza procedurale prevista dal CCNI.
In questa fase il docente in soprannumero partecipa al trasferimento senza alcuna precedenza unitamente agli altri docenti non soprannumerari e con il punteggio che gli compete a domanda.
Nel caso si ottenga il trasferimento in una delle sedi richieste, il docente risulterà trasferito a domanda condizionata ed avrà, in ogni caso, diritto per un sessennio, ad ottenere il diritto a rientrare nella sede di attuale titolarità, o in subordine nel comune, di precedente titolarità. Il docente avrà diritto, altresì, a richiedere sempre nell’ambito del sessennio dall’avvenuto trasferimento, l’utilizzazione nella scuola di precedente titolarità ovvero in una scuola ad essa viciniore, in base alle modalità ed ai termini fissati nell’annuale contrattazione decentrata sulle utilizzazioni.La mancata presentazione della relativa domanda per un anno del sessennio, interrompe il diritto al rientro negli anni successivi.

Nel terzo e ultimo caso:

il docente soprannumerario decide di preferire l’intenzione di ottenere il trasferimento sulle preferenze espresse nel modulo-domanda, all’eventuale permanenza nella scuola di titolarità nell’ipotesi che nella stessa si riformi il posto durante l’effettuazione dei trasferimenti. In questo caso deve barrare la casella si nella sezione E riga n.22.
Cosa implica il barrare la casella si nella sezione E n.22 del modulo di domanda?
il docente ottiene il trasferimento a domanda su una delle preferenze espresse. Il trasferimento così ottenuto non consente di esercitare il diritto di rientro e l’utilizzazione nella scuola di titolarità per un sessennio, possibilità concessa, solo a coloro che ottengono il trasferimento condizionato o trasferimento d’ufficio.
il docente non ottiene il trasferimento a domanda sulle preferenze espresse, ma durante l’effettuazione dei trasferimenti si riforma il posto nella scuola di titolarità. Il docente risolve, in tal modo, la sua posizione di soprannumero; se non si verifica nessuna delle due ipotesi precedentemente esaminate, il sistema di rielaborazione dei dati, procede all’effettuazione del trasferimento d’ufficio con il punteggio ottenuto dal docente nella graduatoria d’istituto.

Lucio Ficara  Flc

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