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Organico di diritto personale Ata

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Il Miur ha trasmesso lo schema di decreto interministeriale che contiene le disposizioni relative alla definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario e la consistenza della dotazione organica per l’a.s. 2010/2011. Confermati i “tagli”.

Con nota del 9 giugno 2010, prot. n. 5706 del Dipartimento per l’istruzione – Direzione generale per il personale scolastico, il Miur ha trasmesso lo schema di decreto interministeriale concernete l’organico di diritto del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario per l’a.s. 2010/2011.
Allo schema di decreto, con il quale  viene data attuazione, per il secondo anno, alle previste riduzioni delle dotazioni del personale Ata, è allegata la tabella A che riporta le consistenze di organico regionali, sulla cui base viene effettuata la ripartizione dei posti a livello provinciale.
Inoltre, al decreto sono allegate le tabelle B, C e D, riguardanti la ripartizione delle dotazioni regionali nei profili professionali di assistente amministrativo, assistente tecnico e di collaboratore scolastico, profili su cui viene operato il dimensionamento dei contingenti rispetto all’organico del 2009/2010. Per il profilo professionale di Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) il decremento delle dotazioni regionali, come indicato nella tabella F, consegue a quanto comunicato dagli Uffici scolastici, tramite sistema informativo, in esito ai provvedimenti di dimensionamento disposti con decorrenza dal prossimo 1° settembre.
Per quanto concerne l’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, nella nota ministeriale si evidenzia che  “premesso che le modifiche da apportare devono costituire oggetto di apposito, motivato provvedimento (…) da emanare entro il 31 agosto (…) si ribadisce che in tale fase è possibile operare esclusivamente mediante compensazione, nel senso che sulla base delle eventuali esigenze rappresentate dai dirigenti scolastici, possono essere istituiti esclusivamente posti in numero corrispondente a quelli per i quali siano venute meno, ad inizio d’anno scolastico, le condizioni che ne hanno resa legittima l’attivazione in organico di diritto”.
Si aggiunge che che “ad integrazione di tale fattispecie resta ferma la possibilità, residuale e da contemplare esclusivamente per i casi non diversamente esitabili, di istituire i posti strettamente necessari per garantire l’osservanza dei criteri di sicurezza e di incolumità nell’ambito di pertinenza delle istituzioni scolastiche”.
Subito dopo la diffusione della nota, dello schema di decreto e delle relative tabelle, la Flc Cgil ha espresso un giudizio “molto negativo per due ragioni: si licenziano più di 15.000 lavoratori e i tagli mettono a rischio la regolare erogazione del servizio pubblico”. Per tale motivo, il sindacato guidato da Domenico Pantaleo è deciso ad impugnare “gli atti in questione davanti al Tar del Lazio”.
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