Diversi lettori di Tuttoscuola ci hanno scritto per denunciare quello che, a loro parere, dovrebbe diventare un danno permanente nella carriera del personale scolastico, a causa del blocco degli scatti di anzianità.
Il blocco dei passaggi di posizione stipendiale, secondo loro, bloccherà per sempre lo sviluppo di carriera, facendo perdere la corrispondente anzianità. Se fosse vera la loro interpretazione, quegli anni (1, 2 o 3) congelati dalla manovra, sarebbero perduti per sempre.
Non sembra così, perché la “sterilizzazione” della progressione di carriera ha valore soltanto per l’aspetto economico e non ferma l’anzianità di carriera, come prevede chiaramente il comma 21 dell’art. 9 del decreto legge n. 78/2010.
Per il personale contrattualizzato le progressioni di carriera comunque denominate ed i passaggi tra le aree eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici.
In queste ore, per bocca del ministro Frattini intervistato dal Corriere della Sera, prende consistenza la voce, lanciata la settimana scorsa dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui i mancati aumenti per il blocco della progressione di carriera del personale scolastico verrebbero restituiti sotto forma di arretrato dopo il triennio di blocco.
Abbiamo molti dubbi sulla fattibilità di questa ipotesi e aspettiamo di vedere cosa deciderà il Parlamento in sede di conversione in legge del decreto.
da tuttoscuola.com