Il MIUR ha diramato il prospetto delle situazioni di esubero risultanti, nella scuola primaria, dopo l’effettuazione dei movimenti. In tutta Italia si tratta di 2.644 posti. Rispetto allo scorso anno – osserva la Segreteria Nazionale CISL Scuola – si amplia il numero delle regioni interessate al fenomeno, che passano da 5 a 11; il dato è rilevante e preoccupante, anche se in taluni casi l’entità dell’esubero è oggettivamente modesta e quindi se ne può ipotizzare un riassorbimento con le operazioni di mobilità professionale o comunque nella gestione dell’organico di fatto.
Il fenomeno resta molto elevato in alcune realtà territoriali, dove si attesta sui livelli dello scorso anno o addirittura cresce, e fa la sua comparsa – anche se con numeri bassi – anche in un paio di regioni del nord.
Capolista è la Campania con 863 posti in esubero, al secondo posto la Sicilia con 828; seguono: Puglia con 454, Lazio con 207 per arrivare alla Sardegna con appena 19 esuberi. Solo le regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Toscana ed Umbria vanno a pareggio. (n.b.)