Da qui tutte le altre operazione saranno rinviate, con buona pace per le ferie del personale dei CSA che dovrà gestire a mano migliaia di domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria in provincia e da fuori provincia. Poi ci sono anche i colleghi interessati che faranno le vie crucis in provveditorato per cercare di capire la loro sorte. Una babele, con tanti inevitabili errori, tanti patemi d’animo. Speriamo almeno in un contratto un po’ più “cristiano”, scritto in maniera leggibile e non in sindacal-burocratese. Davvero si preannuncia un’estate calda, che rischia di mettere in forse anche le immissioni in ruolo, se mai ce ne saranno. Ma vediamo in dettaglio: se i movimenti saranno pubblicati, nella migliore delle ipotesi, intorno al 20 luglio, bisogna assegnare un termine di almeno 10 giorni per le domande di mobilità annuale, e arriviamo agli inizi di agosto. Poi gli USP devono procedere alla valutazione e al controllo delle domande presentate e pubblicare le graduatorie provvisorie, se tutto va bene, a cavallo di ferragosto. Ci saranno ora almeno altri 10 giorni per eventuali reclami e solo allora si potrà procedere alle operazioni. I termini per le eventuali immissioni in ruolo, ancorché prorogati, scadono in ogni caso il 31 agosto, dopo questa data si potranno conferire solo nomine giuridiche. Si preannuncia un’estate peggiore di quella dello scorso anno quando alcuni USP continuarono a pubblicare i movimenti annuali, con successive rettifiche e poi le rettifiche delle rettifiche, fino ad anno scolastico ormai iniziato. Con i disagi di tanti colleghi che erano già tornati nelle scuole di titolarità, a Biella o anche a Varese, che, caso mai, avevano anche fittato casa. Tutto questo mentre sul versante della manovra correttiva dei conti pubblici, in approvazione fra qualche ora, la scuola viene ancora fortemente interessata con il congelamento degli scatti di anzianità, il blocco del contratto e la sterilizzazione dei posti di sostegno. E poi infine ci saranno da disporre le supplenze annuali sopravvissute ai tagli della Gelmini. Al fine di favorire l’ordinato avvio dell’anno scolastico è pronto il D.D.L. che rinvia l’apertura della scuola al 1° ottobre. Una volta tanto siamo d’accordo con la Lega di Bossi: è solo una boiata che tende a svuotare la scuola pubblica abbassandone la qualità. di F. Lillo da www.scuolaatena