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Immissioni in ruolo? A quanto pare, sì: 20.000 in due anni. Di fatto dimezzate

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Ieri abbiamo dato la notizia, riportando quanto affermato nel dossier della FLCGIL sulla manovra “salva-Italia”, di un blocco delle immissioni in ruolo previste per la scuola, ma in poche ore tutto è cambiato. Numerose dichiarazioni hanno smentito la notizia. Le immissioni in ruolo a quanto pare ci saranno, ma col contagocce.

Ieri la CISL scuola, tramite il proprio segretario, ha dichiarato di aver ottenuto “la garanzia di 20.000 assunzioni a tempo indeterminato, sia pure suddivise in due anni, in un contesto che vede per il resto del impiego il blocco generalizzato del turn over”

Una miseria, parliamoci chiaro, sarebbero 10 mila ogni anno. Tra l’altro, anche la FLCGIL aveva parlato sì di blocco, ma per quest’anno sarebbero stati garantiti 6000 posti per i docenti di sostegno. Ma queste non sono immissioni in ruolo, trattasi di carità. Soprattutto se è vero che le immissioni, come sottolineato dalla UIL, sono a costo zero.

La notizia delle immissioni in ruolo è stata ribadita dallo stesso ministro, che in una intervista a Panorama ha affermato che ”Il primo obiettivo, con il primo miliardo e 600 milioni, gia’ recuperato dalle spese inutili della sinistra, sono 10 mila nuove assunzioni nel prossimo anno”.

Diamo diritto di replica a Ruscono, capogruppo del PD in Commissione cultura: “Quando poi parla di 10 mila assunzioni dimentica due fatti: che avrebbe potuto applicare la legge in vigore che prevedeva 90 mila assunzioni e, ancora, che il suo governo ha già tagliato 130 mila posti di lavoro. Dunque – conclude Rusconi – questi 10 mila posti sono solo quelli liberati dai pensionamenti”.

da orizzontescuola

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