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Blocco degli stipendi per quattro anni, i sindacati chiedono in cambio immissioni in ruolo

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dp – La manovra “salva Italia” approvata dal CdM prevede il blocco per quattro anni degli aumenti stipendiali per i dipendenti pubblici, il blocco degli organici di sostegno, il blocco del tourn-over. Un “sacrificio richiesto” per evitare di fare la fine del topo in gabbia come la Grecia. Ma i sindacati chiedono in cambio le immissioni dei docenti precari.

Il Re è nudo. C’è chi parla di speculazione ai danni dell’Euro per rafforzare l’agonizzante Dollaro/cartastraccia, altri parlano di seplici scommesse al ribasso, la verità è che la crisi economica, quella crisi che ci eravamo lasciati alle spalle (almeno secondo gli utilissimi media) sta presentando il conto.

Il debito pubblico stratosferico richiede sacrifici. Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma non pensiate che questi siano gli ultimi sacrifici che saranno richiesti. In Spagna è fallita una cassa di risparmio e il sistema bancario ha iniziato a scricchiolare. Ma qui, in Italia, il sistema bancario è solido, lo ha detto Tremonti. Ho già tirato un sospiro di sollievo.

Adesso, però bisogna fare sacrifici, niente aumento di stipendio per tre anni per i dipendenti pubblici. L’organico di sostengo è stato congelato e nel 2010/11 non potrà aumentare rispetto al 2009/10 e il blocco del tourn-over per la P.A., che bisognerà vedere se sarà applicata anche alla scuola.

Ma quanto costa ai docenti il blocco del contratto? Considerando gli scatti di anzianità e gli aumenti stipendiali il danno si traduce in un importo medio mensile lordo di circa 150 euro (secondo quanto calcolato da Tuttoscuola). Forse sarebbe stato il caso di intervenire pure sugli affitti salatissimi e il prezzo delle case da paese in pieno boom economico, per parlare di esigenze contingenti.

Il sacrificio è necessario, lo ammettono anche i sindacati, i quali, però chiedono qualcosa in cambio, l’immissione in ruolo dei precari della scuola, che, secondo Di Menna della Uil, non rappresenta alcun costo aggiuntivo.

Intanto, il sacrificio dei precari a quanto pare è stato inutile, dal momento che quella parte dei risparmi prevenienti dalla “razionalizzazione” che dovevano rimpinguare lo stipendio dei meritevoli sarà bloccato. Grecia incombe

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