Tra La Repubblica e Italia Oggi c’è possibilità di leggere una sequela di supposizioni che certamente non fanno dormire sonno tranquilli ai lavoratori della scuola. Dalle parti del governo dicono di volere tagliare gli stipendi d’oro, benché qualche centinaio di euro al mese in meno per chi naviga su grandi numeri sono una pagliuzza, compreso quel presunto 5% che si vorrebbero togliere i deputati dai loro appannaggi (su 16 mila euro, senza contare gli extra, quanto fa il 5%?). Niente rinnovo di contratto, niente soldi per i più meritevoli (quante parole ha profuso Gelmini su questo tema!) e forse pure congelamento (ma a quanti gradi?) della buonuscita degli statali per qualche anno: solo ipotesi? Tuttavia si dice (indiscrezioni?) che la ministra si stia muovendo per assumere 20mila precari della Gae dopo il pensionamento di oltre 30mila docenti e Ata. Un fondamento però questa ipotesi potrebbe averlo, in considerazione di un precedente comunicato della Flc che apriva tale scenario e che nel nostro sito abbiamo pubblicato. Nel frattempo facciamo nostre le parole di Bonanno (Cisl): lottare l’evasione fiscale, ma veramente, perseguire i furbetti e le cosche degli appalti. E facciamo pure nostre le parole di Pantaleo (Flc): passare all’offensiva in modo determinato e con i mezzi che la democrazia fornisce. P.A.
p.almirante@aetnanet.org da aetnanet