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Parte da Modena la petizione contro le classi sovraffollate

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Un coordinamento di insegnanti degli istituti superiori modenesi sta dando vita ad una iniziativa contro l’aumento degli alunni per classe, attraverso una petizione che sarà inviata alla Corte costituzionale e alle Commissioni parlamentari.

La petizione, alla cui sottoscrizione possono partecipare docenti, genitori, studenti e semplici cittadini, intende denunciare la situazione delle classi sempre più affollate a seguito delle manovre finanziarie degli ultimi anni, l’ultima delle quali, quella derivante dall’articolo 64 della legge 133/2008, ha ulteriormente innalzato i limiti minimi e massimi di alunni per classe.

Le classi del prossimo anno scolastico saranno composte “da un numero – si legge nella petizione – molto alto di allievi. Alle superiori, le classi iniziali devono avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti vengono distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33“.

“Sono numeri – commentano i docenti – che peggioreranno la qualità del servizio e faranno andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma: sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica (D.M. 18 dicembre 1975 – Norme tecniche per l’edilizia Scolastica) che stabilisce i parametri spaziali minimi a disposizione di ogni persona presente nei locali scolastici (1,80 metri quadri netti per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado; 1,96 metri quadri netti per le scuole secondarie di II grado), sia per la prevenzione incendi (D.M. 26 agosto 1992 – Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) ” che al “punto 5 (Affollamento) stabilisce il limite massimo di persone presenti in un’aula nel numero di 26)”.

Gli insegnanti modenesi sono inoltre convinti che l’eccessivo numero di allievi per classe inficerà anche la qualità dell’offerta formativa, che “potrebbe risultare inevitabilmente compromessa”. L’applicazione dei nuovi parametri potrebbe inoltre produrre maggiore “dispersione scolastica, soprattutto nelle classi iniziali i margini di intervento da parte degli insegnanti nei confronti di studenti con difficoltà di approccio a determinate discipline risultano sottoposti a fortissime limitazioni”.

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