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USP Catania, organici scuola primaria: secondo atto

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5-05-2010|Prosegue l’informativa sugli organici della scuola primaria al’USP di Catania. Il numero dei soprannumerari nella Primaria ammonterà a 199 unità. 30 i posti lingua in meno.Il 4 maggio negli uffici dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Catania, ha avuto luogo un secondo incontro tra le OOSS e l’Amministrazione in merito all’informativa sugli organici della scuola primaria. L’Ufficio ha informato i rappresentanti delle OOSS presenti che, con i 44 posti assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale e i posti risparmiati nell’organico della scuola dell’infanzia, ha potuto garantire la formazione delle classi con gli alunni diversamente abili e concedere la prosecuzione del tempo pieno a quelle Istituzioni scolastiche che lo avevano già attuato nell’anno scolastico precedente. Il numero dei soprannumerari nella Primaria ammonterà a 199 unità. 30 i posti lingua in meno. Le OOSS, dopo aver preso atto dei dati forniti dall’amministrazione, ritengono, che permangano tutte le regioni della mobilitazione proclamata. In particolare reputano inopportuno, oltre che illegittimo, il provvedimento dell’Amministrazione, che costringe i docenti della scuola primaria alla frequenza dei corsi di lingua straniera in mancanza dei requisiti di base. Denunciano il mancato rispetto della normativa ministeriale sugli organici in ordine alla determinazione dei posti dei centri EDA, normativa che prevede la conferma, nelle attuali consistenze, delle dotazioni organiche dei Centri Territoriali. Anche in merito ai posti di sostegno i sindacati della scuola reputano insufficienti le misure adottate, in quanto non riusciranno a coprire le maggiori richieste di organico di sostegno avanzate dalle scuole della Provincia . Le OOSS rilevano inoltre il danno arrecato dalla contrazione degli organici relativamente al mancato accoglimento delle richieste del tempo pieno avanzate dalle famiglie e il mancato rispetto delle 30 ore di lezione. Il taglio dei posti in organico ancora una volta colpirà le fasce più deboli e indebolirà il sistema pubblico dell’Istruzione a discapito della qualità dell’offerta formativa. Catania, 05 maggio 2010

da flcgilcatania

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