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USP Catania, organici scuola primaria – “Recuperati” 70 posti

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30-04-10 | Scuola – L’USP Catania durante l’incontro coi sindacati comunica il “recupero” di ulteriori 70 posti per la Primaria. Rimangono aperti tutti i problemi legati ai tagli e le ragioni di un’ampia mobilitazione.

Mentre era in corso una massiccia manifestazione davanti alla sede del Miur, a Roma, per protestare contro l’indebolimento della scuola statale, i dirigenti sindacali di Catania hanno avuto un incontro con l’Usp. Novità anche per i 255 docenti soprannumerari di scuola primaria che, a causa dei 273 tagli che si sono avuti nell’ex scuola elementare sono scivolati nel soprannumero.
Il provveditore agli studi Raffaele Zanoli su sollecitazione dei sindacati della scuola è riuscito a recuperare ben 70 posti, di cui 40 ottenuti dal direttore dell’ufficio scolastico regionale e 30 ricavati dalla scuola dell’infanzia considerato che in questo segmento non vi sono stati tagli.
Intanto, le organizzazioni sindacali Flc Cgi, Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Gilda, in un comunicato congiunto rilevano «l’inaccettabilità dei tagli operati in modo spregiudicato». In particolare di fronte a una riduzione nazionale dei posti nella scuola primaria che viaggia del 4 per cento a livello nazionale, in Sicilia si rileva una decurtazione superiore al 6 per cento, «la Regione – dicono i sindacati nel loro documento – è chiamata a pagare il prezzo più alto sull’altare della razionalizzazione della spesa pubblica».
Le organizzazioni sindacali pongono una priorità nel soddisfacimento delle richieste di tempo pieno, soprattutto nelle aree a rischio o in contesti territoriali disagiati e frammentari, chiedono che almeno una prima classe di tempo pieno venga assegnata a tutte le scuole che ne hanno avanzato richiesta. I sindacati esprimono inoltre una forte critica sull’eliminazione di quasi tutti i posti di insegnanti specialisti nella lingua inglese, in quanto oltre alla eliminazione di posti di lavoro si perviene ad uno abbassamento sul piano della didattica in quanto si improvvisano, con i nuovi corsi, docenti in lingue straniere, anche con soli 50 ore di formazione. Infine, i sindacati della scuola rilevano l’indebolimento nel settore dell’istruzione permanente e dell’educazione degli adulti, dato che anche qui si riduce l’organico all’osso.
Dalle posizioni che vengono fuori dal sindacato si comprende che si guarda con maggiore attenzione a interventi di tipo strutturale, piuttosto che alla semplice difesa di qualche posto di organico.
MARIO CASTRO
30/04/2010

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