red – Una circolare del dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce un importante aspetto della pratica, che è già possibile attuare, e che diventerà obbligatoria dal 19 giugno p.v., dell’invio del certifico medico on line. Non si tratta semplicemente di una diversa procedura, sono cambiate anche le circostanze in cui il certificato medico può essere rilasciato, pena severe sanzioni nei confronti dei medici.
In particolare sarà sanzionato il medico che “rilascia certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati nè oggettivamente documentati”. In poche parole, è necessaria la visita per rilasciare il certificato, anche per un mal di testa o di pancia.
La circolare fa infatti riferimento a quali possono essere le situazioni che possono costituire illecito amministrativo e penale per il medico.
Se il fatto che il medico rilasci una certificazione falsa o falsamente attestante uno stato di malattia, non stupisce possa portare ad una sanzione, anzi, qualche perplessità ha già generato il secondo motivo, che fa riferimento alle regole proprie della buon pratica medica, che consentono di formulare diagnosi e prognosi anche sulla presunzione sulla base di dati riscontrati o semplicemente acquisiti durante la visita.
In poche parole, mancanza della visita, il medico può incorrere nella sanzione, amministrativa e penale. Si prospetta pertanto un aggravio di lavoro per i medici, alcuni dei quali non hanno esitato a far sentire già il proprio dissenso.
La FLCGIL di Latina pubblica infatti un avviso emanato da alcuni medici della provincia, nel quale essi ipotizzano addirittura che si debba ricorrere a ferie e permessi nei casi di malattie brevi, per le quali essi non avranno il tempo di venire a documentare la certificazione, oppure recarsi al pronto soccorso.
“Caro/a assistito/a
dal 3 aprile i medici di famiglia italiani potrebbero non essere in grado di garantire la certificazione di malattia per almeno un milione di lavoratori al mese, sia dipendenti pubblici che privati, se non si troverà una soluzione alla nuova normativa sulle certificazioni “on-line”
A causa delle ultime novità legislative contenute nel cosidetto decreto Brunetta e nella normativa relativa alla spedizione dei certificati con il computer il tuo medico sarà costretto a non rilasciarti più un certificato di malattia per brevi periodi per motivazioni cliniche non direttamente constatate nè oggettivamente documentate.
In pratica per il mal di testa, dolori mestruali, mal di pancia, stato ansioso lieve e quant’altro ti dovrai recare al pronto soccorso o prendere permessi o ferie.
Non sarà possibile chiedere ai medici di fare ciò che le nuove disposizioni di legge vietano pena l’esposizione a gravi sanzioni civili e penali che arrivano alla radiazione dall’albo , alla carcerazione.
Avranno particolarmente difficoltà le certificazioni per malattie brevi che molto risentono del rapporto di fiducia e della conoscenza dei problemi di salute del paziente, spesso in assenza di segni e sintomi evidenti.
La FIMMG sta lavorando a tutti i livelli per correggere i gravi problemi che il decreto ha creato.
Stai vicino al TUO MEDICO DI FIDUCIA e preparati a collaborare a tutte le iniziative che verranno intraprese per apportare modifiche al decreto.”
Ricordiamo che recarsi al pronto soccorso per uno stato tra quelli indicati nell’avviso significa ricevere un codice verde e dunque, in alcuni casi, poter essere ricevuti anche dopo ore di attesa, ma l’ipotesi di accedere alle ferie o ai permessi retribuiti se in stato di malattia non può certo essere accolta, e non mancherà di suscitare forti polemiche tra i lavoratori, che in questo modo si vedono privati di un importante diritto.
La circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica del 28 aprile 2010
da orizzontescuola