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Salvaprecari in Sicilia: una trappola

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Lalla di orizzontescuola – Mentre scriviamo, molti docenti siciliani staranno ricevendo la notifica per l’avvio dei progetti regionali noti come “salvaprecari”, validi per l’a.s. 2009/10. Già, eppure siamo a maggio 2010, alla fine di questo anno scolastico, e ci sono 300 ore di servizio da svolgere, 12 punti di servizio da assegnare, nonchè la messa in atto dei progetti per l’a.s. 2011/12, per arginare i nuovi tagli che interesseranno in particolare la secondaria di II grado.

Andiamo con ordine.

I progetti regionali del Salvaprecari, derivati dall’accordo Miur/Regione Sicilia del 05 agosto 2009, sono stati approvati ad ottobre 2009 e poi resi operativi solo nel febbraio 2010, quando i docenti precari sono stati convocati per l’assegnazione alle scuole che aderiscono ai progetti.

Da allora nulla, i docenti non hanno potuto prendere servizio perchè il provvedimento mancava della firma della Corte dei Conti. Trascorsi i “giusti tempi” per organizzare il tutto, siamo a maggio e i docenti ricevono la lettera di convocazione per assumere servizio, da metà maggio.

Le 300 ore dovranno essere svolte tutte, da metà maggio 2010 a maggio 2011.

Questo ritardo pone da subito due questioni importanti, che i sindacati dovrebbero affrontare con celerità

1) quale punteggio sarà assegnato nelle graduatorie a questi docenti? se impegnati nel progetto dell’a.s. 2009/10, come faranno a svolgere eventuali supplenze o ad inserirsi nel salvaprecari del 2010/11?

2) e ancora, quale garanzia si fornisce ai docenti che saranno colpiti dai tagli del settembre 2010?

E’ necessario che il provvedimento, presentato come un “merito dell’azione di governo e del parlamento regionale” dall’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, sia rivisto per assicurare dignità lavorativa per chi si trova a parteciparvi.

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