Una confortante e inaspettata notizia: I sindacati, unitariamente in Sicilia, si mobilitano contro la politica insensata del governo che mette in ginocchio il sistema d’istruzione e cancella il futuro delle giovani generazioni ed indicano un calendario di iniziative per tutto il mese di maggio. FLC CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola – SNALS Confsal – Gilda Unams SICILIA
I tagli operati dal governo determineranno una condizione di grande sofferenza nelle scuole siciliane: ai 7200 posti sottratti lo scorso anno, per il 2010/2011 se ne aggiungeranno altri 5.029 di cui 3.329 per il personale docente e 1.700 per il personale ATA.
Redazione
Una politica insensata che metterà in ginocchio il sistema di istruzione della nostra regione per i provvedimenti legislativi che hanno modificato la scuola primaria e per il riordino della scuola secondaria di 2° grado e penalizzerà i percorsi formativi delle future generazioni.
Gli effetti per le scuole della nostra Regione saranno pesantissimi:
• non sarà garantito il tempo pieno e nemmeno il tempo prolungato con una riduzione di quello già esistente;
• nella Primaria scompariranno del tutto i posti di lingua straniera;
• si ridurrà la qualità dei servizi tecnici e amministrativi;
• non sarà garantita l’accoglienza e la vigilanza degli alunni;
• si formeranno classi numerose con una pluralità di alunni disabili, ai quali non saranno assicurate le ore di sostegno necessarie;
• si determinerà una condizione di soprannumerarietà diffusa nei vari ordini e gradi di scuola;
• si licenzieranno in tronco altri 3.000 precari storici.
• ci saranno zero euro per il funzionamento delle scuole
FLC Cgil – Cisl scuola – Uil scuola – Snals Confsal – Gilda Unams
nell’esprimere forte dissenso alle politiche di smantellamento della scuola pubblica statale
chiedono
• l’immediato ritiro dei tagli del personale docente e ATA;
• un piano straordinario di immissione in ruolo su tutti i posti vacanti;
• il rispetto delle scelte delle famiglie in ordine al tempo scuola;
• la garanzia della qualità e della funzionalità del servizio;
• il rispetto delle norme sulla sicurezza;
• gli stanziamenti finanziari per il funzionamento delle scuole.
Proclamano
la mobilitazione della categoria e invitano le famiglie, gli studenti, le associazioni, i movimenti, le Istituzioni locali ed i partiti politici ad aderire alle iniziative di lotta per la difesa della scuola pubblica statale.
Chiedono al Presidente della Regione
• di intervenire presso il governo nazionale per impedire lo scempio perpetrato nei confronti della scuola pubblica statale siciliana;
• di adottare tutti i provvedimenti necessari per garantire agli studenti della nostra regione una scuola pubblica statale di qualità.
Promuovono un calendario di iniziative
Dal 3 all’8 maggio: volantinaggio informativo nelle scuole
Dal 10 al 14 maggio: assemblee cittadine in tutte le province
Tra il 18 e il 20 maggio: manifestazione regionale con presidio presso la sede della Presidenza della Regione;
Fine maggio: presidio di una delegazione siciliana presso il MIUR