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Il caso di una insegnante che vuole rimanere in servizio

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  Brunetta. La norma sui pensionamenti va applicata con intelligenza Il caso di una insegnante che vuole rimanere in servizio  Capita ad Arezzo ma può capitare in tante altre parti d’Italia.

Una insegnante elementare in servizio in una classe quarta dovrà lasciare la scuola per raggiunti limiti di età, con grande disappunto suo, delle famiglie e degli alunni che avrebbero gradito concludere tutti insieme il ciclo scolastico per l’ultimo anno.

Anche il Ministro Brunetta è intervenuto personalmente sulla questione, a seguito di un suo coinvolgimento in una trasmissione radiofonica, dove un giornalista gli ha sottoposto il caso della pensionanda e della richiesta delle famiglie per una sua permanenza in servizio.

Il Ministro Brunetta, cofirmatario del D.L. 112/2008 che ha introdotto modifiche in materia di pensionamento dei dipendenti pubblici per raggiunti limiti di servizio (40 anni), ha detto esplicitamente che la legge parla di facoltà dell’Amministrazione di risolvere unilateralmente il contratto di lavoro, tenendo conto delle varie situazioni. Ed il caso della maestra aretina, come altri, è certamente uno di quelli in cui la legge, secondo il ministro, non va applicata.

Secondo il Ministro, infatti, si tratta “di una norma intelligente che non sempre viene applicata in maniera intelligente”. Ha detto quindi che “interverrà personalmente con la collega Gelmini per chiarire, perchè non si verifichino casi come quelli della maestra di Arezzo, che ha perfettamente ragione a voler finire il ciclo e a cui bisogna riconoscere la buona volontà”.

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