Intervenendo alla Camera nel question time, il ministro della Funzione Pubblica, on. Renato Brunetta, ha annunciato l’imminente pubblicazione di due decreti con i quali verrà dato il via ad una mobilità tra i vari comparti pubblici che potrebbe avere anche riflessi positivi sul personale scolastico, coinvolto dai recenti interventi di razionalizzazione con effetti di esuberi di organico e possibili soprannumerarietà.
“La mobilità intercompartimentale costituisce uno strumento prezioso da valorizzare e promuovere in quanto permette di ottimizzare l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, razionalizzando il fabbisogno di personale” ha dichiarato Brunetta, che ha precisato di avere previsto suoi decreti per dare attuazione agli articoli 29-bis e 30 del Testo unico sul pubblico impiego, introdotti dal decreto legislativo n. 150 del 2009.
Nei decreti saranno definite la tabella di equiparazione tra i livelli di inquadramento previsti dai diversi contratti collettivi e le misure per agevolare i processi di mobilità, volti a fronteggiare le esigenze delle amministrazioni che presentano carenze di organico, processi in cui saranno coinvolti anche i dirigenti responsabili degli Uffici.
A questi provvedimenti, ha precisato il ministro, si aggiunge una circolare del Dipartimento della Funzione pubblica, in fase di avanzata predisposizione, che conterrà precisi indirizzi applicativi in materia. Peraltro, “anche la riduzione dei comparti di contrattazione ha la finalità di conseguire un’omogeneizzazione dell’ordinamento professionale dei dipendenti pubblici, in modo da facilitare i trasferimenti tra amministrazioni pubbliche ed i conseguenti inquadramenti”.
“Le disposizioni ordinamentali illustrate – ha proseguito il ministro – devono comunque conciliarsi con le limitazioni relative alle assunzioni e con i vincoli di contenimento della spesa per il personale”. La mobilità intercompartimentale, insomma, non può determinare aggravi di spesa. “Ecco perché – ha concluso Brunetta – nella predisposizione dei citati provvedimenti attuativi, è necessario acquisire le opportune intese con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in modo da agevolare ulteriormente i processi di mobilità, anche intercompartimentale, nel rispetto comunque del principio della neutralità finanziaria“.
Sull’impiego del personale docente in esubero era recentemente intervenuto il sindacato Uil dei Federpubblici che aveva auspicato l’utilizzo di docenti nei musei.
Altri settori pubblici, a cominciare dalla stessa Amministrazione scolastica periferica, potrebbero beneficiare della mobilità intercompartimentale con personale scolastico.