Durante la prima uscita dopo la nascita della primogenita, il Ministro ammette che il Governo sta studiando un ddl per garantire continuità didattica, in linea con le richieste della Lega, ma anche per ridistribuire i risparmi in termini meritocratici. Immediate le ripercussioni su liste di attesa provinciali e rinnovo contrattuale.
La volontà di alcuni esponenti del Governo, in prevalenza della Lega, di premiare i docenti che svolgono il loro servizio all’interno delle propria regione, ha buone possibilità di trasformarsi in legge. E ciò avverrà nei prossimi mesi, comunque in tempo utile per introdurre l’importante novità in vista dell’apertura delle graduatorie ad esaurimento del prossimo anno scolastico. A sostenerlo è stato il 19 aprile, a soli 9 giorni dal parto della primogenita (mantenendo così la promessa di tornare al lavoro in tempi record), il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini: parlando a margine della riunione del ‘Tavolo della Lombardia’, svoltasi al Pirellone di Milano, Gelmini ha ammesso che il Governo sta “ragionando su come garantire la continuità didattica e il miglioramento della qualità dell’insegnamento e questi temi saranno inseriti in un ddl che riguarderà il reclutamento e la valutazione degli insegnanti“.
Il responsabile del dicastero di viale Trastevere ha anche avuto modo di confermare la volontà da parte dell’amministrazione di introdurre l’innovativo sistema contrattuale che premi i docenti ed il personale più meritevole. “Noi abbiamo proceduto a realizzare i risparmi previsti dalla Finanziaria – ha aggiunto Gelmini – e tutto questo porta una cifra piuttosto considerevole che dovrà essere riversata in incentivi per gli insegnanti nel 2011. Non dobbiamo quindi perdere tempo ma questo lasso intermedio di mesi deve essere utilizzato per mettere a punto un ddl che ottenga due obiettivi. Da un lato un avanzamento degli insegnanti legato alla carriera e non all’età di servizio, come oggi purtroppo è, dall’altro un sistema di valutazione avanzato che ci consenta di ridistribuire i risparmi in termini meritocratici“. Niente di più probabile, a questo punto, che l’argomento “aumenti” diventi uno dei temi al centro della trattativa per il rinnovo del contratto di categoria, scaduto da quasi quattro mesi e che per legge dovrebbe essere avviata entro la fine di maggio.