Chi ha lottato per impedire il trasferimento a pettine nelle graduatorie, garantito dalla Costituzione e difeso dall’ANIEF in Parlamento contro un decreto legge che avrebbe voluto sancire il contrario, dopo la battaglia persa, ora, prendendo spunto da quanto deciso in Trentino – come avevamo denunciato due mesi fa – chiede il doppio punteggio per ogni anno di supplenza prestato nella provincia di residenza.
Questa accattivante richiesta (considerate le elezioni regionali) avanzata da chi vuole cancellare le graduatorie per procedere agli albi regionali e alla chiamata diretta, oggi come allora ci trova contrari e fieri oppositori. Il federalismo senza la matura crescita morale delle forze che lo potrebbero sostenere si trasforma in un becero provincialismo che tutela l’egoismo di pochi contro l’interesse della collettività ad una scuola fondata sul merito e sul rispetto delle autonomie.
Abbiamo vinto una volta e lotteremo perché le graduatorie non si tocchino e non si tocchi il diritto di chi, dopo tanti anni di esperienza, deve assicurare un servizio di qualità ad un Paese che ha appena festeggiato il suo 150° anniversario. A meno che si voglia arrivare alle scuole condominiali o alle scuole private dove il dirigente può assumere chi vuole.
18 marzo 2010