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Riceviamo e pubblichiamo: Se il maestro si esprime in dialetto

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Chissà quanti insegnanti nel Veneto o nella Lombardia parlano con accento ed espressioni dialettali,ma nessuno ci fa caso.Invece ad un campano la stessa cosa non è permessa.Mi domando perché. Forse per un complesso d’inferiorità verso la cultura napoletana, profonda e nello stesso tempo divertente che ha reso famoso il nostro paese in tutto il mondo. Quanta miopia in questa protesta dei genitori e nel non rinnovo del contratto di questo supplente. Si poteva invece cogliere l’occasione per fare tutti un passo avanti nell’apertura della mente e nell’accoglienza reciproca. Peccato, si è scelto di non capire e di rimanere nella propria ottusità culturale.
Vorrei precisare di non essere napoletano…mi sarebbe piaciuto esserlo…mi devo invece accontentare di ascoltarne il suono melodioso e di conoscerne la cultura.Sono invece di origine siciliana, cresciuto in Lombardia ed ora vivo a Roma…sono un italiano a 360°, proiettato da anni verso l’Europa e da alcuni anni convivo con africani, asiatici ed americani. Quante lingue, quante culture, quante razze, quanti accenti…la vita va verso l’unità del mondo e c’è chi ancora rema contro…non sa ancora cosa si perde!!!

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