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Nuova riduzione di compresenze (e di organico) nella primaria?

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Il secondo anno di applicazione della riforma del docente unico nella scuola primaria potrebbe riservare qualche ulteriore sorpresa di riduzione di organico, come era già successo lo scorso anno quando, in prima applicazione, ci fu una certa diminuzione di posti per effetto della contrazione delle compresenze. Gradualmente, questa logica di superamento delle compresenze dovrebbe applicarsi anno dopo anno, arrivando alla quinta classe con una quota di organico per il tempo normale calcolata sulle 27 ore e con una seconda quota riservata al tempo pieno. Le opzioni di orario superiore alle 27 ore settimanali (fino a 30 ore) sono destinate sempre più ad avere poco spazio di accoglimento. Le previsioni stanno concretizzandosi in vista della definizione degli organici per l’anno prossimo, come riferisce il sindacato Flc Cgil che, sulla base di alcune anticipazioni ministeriali, parla di tagli di organici per la scuola primaria “ancora più consistenti del previsto”, tanto che, a suo parere “l’anno prossimo non ci sarà nessuna scelta di orari”. Che cosa succederà l’anno prossimo? Se lo chiede il sindacato di Mimmo Pantaleo, che avanza il timore che le tre opzioni possibili per il tempo scuola ordinario (24, 27 o 30 ore) previste nel modello di iscrizione alle future prime classi possano essere vanificate in buona parte dalla annunciata ulteriore riduzione delle ore di compresenza che l’anno scorso avevano, comunque, consentito di confermare in molti casi orari fino a 30 ore settimanali.

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