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Concorso dirigenti tecnici: cominciano… i ricorsi

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Altri interrogativi stanno arrivando in queste ore sugli elenchi degli ammessi alle prove scritte del concorso a 145 posti di dirigente tecnico nell’Amministrazione scolastica…(da Tuttoscuola) I doppi candidati del concorso a dirigente tecnico che fanno discutere Il ministero dell’istruzione ha pubblicato venerdì gli elenchi dei candidati che hanno superato la preselezione per accedere alle prove scritte del concorso a 145 posti per dirigente tecnico nell’Amministrazione scolastica. Si tratta di elenchi in rigoroso ordine alfabetico, relativi a 16 diversi settori o sottosettori in cui sono ripartiti i 145 posti di “ispettore” (dirigente tecnico dell’istruzione). Ogni settore o sottosettore riporta il numero dei posti a concorso e l’elenco dei candidati in numero pari a dieci volte il numero dei posti da ricoprire. Così nel settore n. 1, scuola dell’infanzia e primaria, i posti a concorso sono 44 e i candidati in elenco sono 440. Sottosettore della secondaria per materie letterarie n. 14 posti a concorso e 140 candidati ammessi. E così via per complessivi 1450 candidati preselezionati e ammessi (145 x 10). Accanto al nominativo del candidato ammesso non c’è il punteggio attribuito, perché per superare l’ammissione ed entrare nell’elenco dei 1450 non occorreva raggiungere un determinato punteggio sufficiente: bastava piazzarsi appunto nei primi 1450, prima degli altri candidati. Ma qui viene la stranezza dell’ammissione. Il bando prevedeva la possibilità per ciascun candidato di chiedere uno o più settori. Molti lo hanno fatto e si sono venuti a trovare in più di un elenco di ammissione. C’è chi, addirittura, è presente in ben 14 settori/sottosettori su un totale di 16 (non risulta nei settori di lingua slovena). Un candidato, 14 ammissioni, 13 più del necessario. I doppioni di candidati ammessi sono numerosi e tutti sono compresi nel numero limite di 1450. In questo modo, se i nominativi degli ammessi sono 1450, i candidati in carne e ossa sono, però, molti meno (da un calcolo approssimato circa 150 in meno). Si tratta di doppioni che in questa maniera hanno determinato l’esclusione di altrettanti candidati. Senza quei doppi candidati, vi sarebbero state 150 altre persone ammesse. Si annunciano già i primi ricorsi. L’ammesso senza diritto penalizza gli esclusi Altri interrogativi stanno arrivando in queste ore sugli elenchi degli ammessi alle prove scritte del concorso a 145 posti di dirigente tecnico nell’Amministrazione scolastica. Sono interrogativi nei confronti dei quali ci auguriamo l’Amministrazione possa fornire, quanto prima, tutti i chiarimenti che servono a fugare ogni tipo di riserva sulla definitività degli elenchi degli ammessi. Una prima considerazione riguarda la modalità di presentazione delle domande, grazie alla quale gli aspiranti al concorso hanno autocertificato il possesso dei titoli di ammissione (es., anzianità di ruolo prescritta). Quanti di loro hanno autocertificato anzianità o titoli non posseduti, come è successo in concorsi per dirigenti scolastici degli ultimi anni? Ma né prima né dopo la preselezione sembra vi sia stato il controllo delle domande. Il bando di concorso non lo prevedeva. Corre voce che abbiano “tentato” il concorso anche insegnanti tecnico pratici privi di laurea, titolo di studio richiesto per il concorso. Una seconda considerazione riguarda l’anzianità di almeno nove anni di ruolo nel settore della primaria o della secondaria richiesta per accedere al concorso. Vi sono diversi ammessi che risultano negli elenchi sia del primo settore (infanzia e primaria) che del secondo (secondaria). È possibile che abbiano prestato almeno nove anni di ruolo sia nell’uno che nell’altro settore se non sono dirigenti scolastici? Come si vede, l’ammissione con riserva – pur prevista dal bando di concorso – potrebbe aver consentito a decine e decine di candidati senza requisiti di arrivare alla preselezione e anche, in molti casi, di superarla. Ma se non possiedono i requisiti di ammissione, la loro probabile futura esclusione risulterà tardiva e avrà compromesso irrimediabilmente il diritto di altrettanti candidati di rientrare nel numero prefissato di ammessi. Le verifiche dovrebbero, quindi, essere effettuate il più presto possibile, prima delle prove scritte, consentendo le rettifiche degli elenchi degli ammessi con esclusione dei non aventi titolo e conseguente surroga degli esclusi.

da aetnanetscuola.it

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