Alcuni organi di stampa hanno parlato di un taglio di organico dei posti di docente statale per quest’anno di oltre 42 mila unità, confondendosi con i dati dell’anno scorso. Dai resoconti sindacali sull’informativa sugli organici, avvenuta nei giorni scorsi presso il Miur, si desumono le cifre delle contrazioni di organico per il 2010-11: 25.500 posti di docente, in linea con il piano programmatico dell’autunno 2008. Come per lo scorso anno, quando la quota maggiore dei 42 mila posti tagliati era dovuta alla manovra finanziaria di questo governo (più di 32 mila posti che si sono aggiunti ai 10 mila del governo Prodi), anche per il 2010-11 la quota maggiore (15.500 posti) è dovuta alla manovra finanziaria in corso, mentre gli altri posti (10 mila) sono legati alle finanziarie precedenti. Nel 2011, terzo anno della manovra, vi sarà la terza e ultima quota (19.700 posti circa) tutta dovuta all’attuale manovra del piano triennale di rientro, che porterà al taglio complessivo di 87 mila posti di docente. Ma sarà veramente l’ultima quota? Senza contare i circa 45 mila posti Ata che con quote annue pressoché uguali completeranno in tre anni l’intera manovra finanziaria di rientro, sorge il dubbio che la riduzione di organico non cesserà con il terzo anno della manovra, cioè con il 2011-12, perché l’incidenza strutturale su orari e organici nei settori scolastici di durata quinquennale avrà un effetto di trascinamento che andrà oltre il triennio della manovra finanziaria. Nella scuola secondaria superiore, ad esempio, nei settori dei licei dove per tutte le classi vi sarà una riduzione oraria (e, quindi, di organico) nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, l’effetto di contrazione oraria si svilupperà gradualmente in cinque anni, determinando economie per altri tre anni dopo il triennio di riferimento, che cesserà l’anno prossimo (secondo anno di riforma). Gli istituti tecnici, invece, anticipando al prossimo anno la riduzione di orario (e di organico) delle classi organizzate a vecchio ordinamento, avranno poco da dare in più alla fine. Complessivamente l’effetto di trascinamento nelle superiori potrebbe indurre contrazioni d’organico aggiuntive per altri 2-3 mila posti dopo il 2011-12. A meno che non si preveda di reinvestire quei posti, ad esempio, in organico funzionale. In misura molto minore questi effetti di trascinamento potranno interessare anche la scuola primaria per l’ultimo biennio di riforma, a meno che dopo il 2011-12 si investano i risparmi non programmati in ampliamento del tempo pieno.
da aetnanet