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Riforma superiori: PENALIZZATE LE SECONDE, TERZE E QUARTE CLASSI, RISCHIO CAOS PER STUDENTI E INSEGNANTI.

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“Una riforma che penalizza fortemente le seconde, terze e quarte classi su cui ricadranno i tagli previsti dal governo”: è quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commentando l’esito dell’incontro avvenuto ieri, alla vigilia del Consiglio dei Ministri, tra i sindacati e i tecnici del ministero dell’Istruzione.

“Il governo ha accolto in parte i pareri espressi dalle commissioni parlamentari e dal Consiglio di Stato, ma per poter avviare la riforma sin dal prossimo anno e applicarla soltanto alle prime classi, così come richiesto dagli organi consultivi, è stato deciso di operare i tagli su tutte le altre classi, escluse le quinte. Ciò significa – sottolinea Di Meglio – che saranno penalizzate le materie che contano un monte ore annuo pari o superiore a 99, ovvero quelle che caratterizzano i singoli indirizzi di studio. In questo quadro – dichiara il coordinatore nazionale – la nostra posizione non può che essere fortemente critica, perché è evidente che studenti e docenti delle classi vittime dei tagli non avranno più alcuna certezza rispetto ai percorsi didattici che hanno intrapreso. E resta un punto interrogativo anche il futuro degli insegnanti che, a causa della riduzione dell’orario, perderanno il posto di lavoro. In merito a ciò non è giunta alcuna risposta da parte del ministero che, ancora una volta, – conclude Di Meglio – si è dimostrato sordo alle nostre rivendicazioni, rifiutando di prendere in considerazione l’unica soluzione possibile: posticipare di un anno l’avvio della riforma”.

Roma, 4 febbraio 2010

da gildainsegnanti

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