E’ fuori dal blocco il comparto Scuola, già, comunque, alle prese, con la maxi cura dimagrante prevista dalla manovra estiva 2008, che ha imposto a viale Trastevere una sforbiciata di circa il 7% della spesa, pari a circa 7,3 miliardi, che arriverà dall’eliminazione di ben 135mila posti, di cui quasi 90mila cattedre, a danno soprattutto dei precari. Anche se, per loro si era accesa una piccola speranza, grazie alla riproposizione, da parte del senatore Giuseppe Valditara (Pdl), stavolta come emendamento al milleproroghe (attualmente all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato), della disposizione che avrebbe consentito, attraverso una sorta di scivolo biennale, il pensionamento anticipato di circa 20mila insegnanti e personale Ata di ruolo, a tutto vantaggio del personale supplente. L’emendamento, però, come annunciato al Sole24Ore.com, dallo stesso proponente, non ha superato, ieri sera, il vaglio di ammissibilità della commissione per «non omogeneità alla materia del decreto». Tutto rimandato, quindi, al «prossimo provvedimento utile», che dovrà, comunque, essere approvato entro aprile, per non complicare l’inizio delle attività di programmazione degli organici per l’anno scolastico 2010-2011.