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Class action contro il Miur? Infondata, risponde il ministero

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Alla decisione del Codacons di promuovere, nel giorno stesso di entrata in vigore della nuova legge, una “class action” contro il ministero dell’istruzione, ritenuto “colpevole” di costituire classi oltre il limite di 25 alunni, lo stesso Miur reagisce a stretto giro con una nota di puntualizzazione.

In merito all’iniziativa del Codacons – precisa il Miur – l’azione prodotta è priva di fondamento giuridico, poiché l’atto impugnato (DPR 81) è un regolamento emanato in applicazione della legge (art. 64 del DL 112/2008). In virtù di essa lo stesso regolamento può disporre modifiche alla normativa precedente. Pertanto oggi non esistono più le disposizioni sui 25 alunni per classe ma sono in vigore le nuove regole previste proprio dal DPR 81“.

Il fenomeno delle classi con più di 25 alunni – aggiunge la nota del ministero – è comunque limitato e i tetti fissati, inoltre, tengono conto della capienza effettiva delle aule; mai viene attivata una classe che oltrepassi i limiti previsti dalle disposizioni sulla edilizia scolastica“.

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