L’agenzia giornalistica Apcom, in un articolo del 30 dicembre dedicato alle novità del 2010, dà per certo un provvedimento salvaprecari anche per l’a.s. 2010/11, ma limitatamente a chi ha svolto nell’a.s. precedente almeno 180 giorni di servizio L’Apcom scrive: “Le proteste appaiono certamente plausibili: diverse migliaia di supplenti che da anni operavano stabilmente nella scuola si ritroveranno senza lavoro e a sperare nelle sostituzioni per malattia o gravidanza. A tal proposito il governo ha confermato anche per il 2010-2011 il decreto salva-precari che permetterà l’accesso ai contratti di disponibilità, alla disoccupazione ordinaria e all’anzianità garantita (ma solo per chi ha svolto nell’a.s. precedente almeno 180 giorni di servizio).” Ci sembra che la notizia sia al momento priva di fondamento, innanzitutto perchè non è stato neanche completato il percorso del salvaprecari per l’a.s. 2009/10, per cui dire che il governo ha confermato per l’a.s. 2010/11 il salvaprecari è un azzardo. E’ vero invece che a causa dei tagli agli organici, conseguenza della riforma della scuola secondaria di II grado, di prossima attuazione, molti docenti che quest’anno hanno avuto l’incarico annuale o fino al termine delle attività o riusciranno ad avere una supplenza di almeno 180 giorni, potranno non essere riconfermati e per questo motivo il governo, in sede di approvazione del primo salvaprecari, ha stilato un ordine del giorno, ancora non approvato, nè tantomeno discusso, in cui si impegna ad estendere i benefici del salvaprecari anche all’a.s. 2010/11. La situazione è questa: al momento il provvedimento salvaprecari è valido per l’a.s. 2009/10, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad estenderlo anche all’a.s. 2010/11, ma non è stato ancora discusso. Appaiono quindi legittime e certo non risolte le preoccupazioni dei docenti per la situazione lavorativa del prossimo anno scolastico.
Lalla di orizzontescuola