Si articola in tre risposte la replica del segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima all’intervento del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ieri sera a “Ballarò” valutato dall’organizzazione sindacale come “gratuito“, “inaudito” e “stonato“.
La prima risposta è – spiega Scrima – “che il 98% del bilancio del suo ministero copra le spese per il personale non è affatto un’anomalia, dato che gli altri oneri fanno capo a soggetti diversi (ad esempio agli enti locali per le strutture) ed è per questo che allo Stato toccano soprattutto i costi del personale. Il personale è una risorsa fondamentale ed essenziale per la qualità del servizio scolastico: incredibile e assurdo presentarlo come uno spreco“.
Scrima continua, ed è la seconda risposta, che ” il sovraffollamento delle classi non può essere smentito citando l’esigua percentuale di quelle con oltre trenta alunni. Essendo questo il limite stabilito dalla normativa, sarebbe davvero inaudito se fosse violato in misura maggiore. Resta la realtà vera, che chiunque conosca la scuola può constatare, di classi sempre più numerose ospitate troppo spesso in spazi inadeguati. I tagli agli organici hanno reso indubbiamente più grave – e non poteva essere altrimenti – una situazione già molto pesante“.
Il terzo punto toccato dal segretario della Cisl Scuola si traduce in una domanda: “Qual è il ministro vero, quello che negli incontri dichiara interesse e disponibilità per un dialogo costruttivo, o quello che ci addebita la colpa del presunto “sfascio” della scuola italiana? Ci piacerebbe saperlo, anche per capire a quale livello di interlocuzione dobbiamo prepararci nell’immediato futuro“.
Scrima conclude, constatando che “sono molti in questi giorni, anche nella maggioranza di governo, a riconoscere nel sindacato un fondamentale fattore di coesione per una società percorsa da crescenti elementi di tensione e divisione: per questo il gratuito attacco della Gelmini suona ancor più inaudito e stonato“.