fbpx

Contrordine: l’11 dicembre il corteo di studenti e precari si farà

1143

La Questura di Roma impone solo delle prescrizioni per la viabilità cittadina. Restano confermate quindi le due manifestazioni distinte. Epifani si aspetta uno sciopero che riesca e una buona partecipazione. Intanto Brunetta convince la Uil: revocata la mobilitazione del 21 dicembre

 

 Falso allarme: la Questura di Roma non avrebbe mai avuto intenzione di precludere il diritto a manifestare di studenti e precari. L’ipotesi di inaugurare il nuovo protocollo che disciplina le manifestazioni nella capitale, duramente contestata nella giornata del 9 dicembre, viene così a cadere dando il via libera al corteo alternativo a quello della Flc-Cgil.

Tranne “alcune prescrizioni”, imposte dalla stessa Questura, il secondo corteo si svolgerà così normalmente. La Questura romana ha infatti dato il via libera “ad effettuare il corteo da piazza Aldo Moro a piazza della Repubblica, per confluire, eventualmente, nell’altra manifestazione, ovvero, ad effettuare una manifestazione in forma statica in largo Bernardino da Feltre, davanti alla sede del Ministero“.

Alla vigilia della manifestazione, i responsabili della sicurezza romana hanno spiegato che “in considerazione della lunghezza del percorso, e della conseguente, inevitabile paralisi della viabilità, nonché della presenza di analoga manifestazione, nella quale, peraltro, per un tratto gli studenti avrebbero confluito, la questura di Roma non ha opposto un generico divieto alla iniziativa, bensì ha stabilito alcune prescrizioni che contemperassero il diritto a manifestare, con quello alla mobilità dei cittadini“.

Malgrado le divisioni in piazza (anche gli stessi studenti non sfileranno assieme visto che l’Uds parteciperà al primo corteo), che fanno seguito a quelle note dei sindacati, il leader della Cgil ha detto di essere convinto che all’iniziativa aderiranno molti lavoratori: “ci aspettiamo uno sciopero che riesca e una buona partecipazione alla manifestazione“, ha dichiarato Guglielmo Epifani. Il segretario generale ha voluto anche rispondere al ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il quale si era detto sorpreso dell’indizione di uno sciopero prima ancora della scadenza del contratto del pubblico impiego: “siamo in realtà alla pura disponibilità di parole – ha replicato Epifani – a cui non corrispondono effettivi stanziamenti di risorse. Quindi è uno sciopero che vuole conquistare soldi per i contratti e fermare un processo di disgregazione del nostro sistema di istruzione“.A proposito dei settori della Conoscenza, il leader della Cgil ha aggiunto che “le ragioni della protesa sono quelle note: la situazione della scuola, della ricerca e dell’università è in una condizione di grande difficoltà e incertezza. Si riducono le risorse per gli investimenti, formazione e istruzione“.

Un passo indietro rispetto alla mobilitazione già annunciata viene fatto invece dalla Uil: a seguito di un incontro avuto a palazzo Vidoni con il ministro Brunetta, il sindacato ha infatti sospeso lo sciopero già proclamato per il 21 dicembre. La Uil ha ritenuto soddisfacenti le proposte avanzata dalla parte pubblica. “Nel corso dell’incontro – scrive l’organizzazione guidata da Angeletti – il Governo ha confermato gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’accordo dello scorso 30 Aprile, impegnandosi ad aprire i negoziati per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti per il triennio 2010-2012, ed a formalizzare lo stanziamento delle ulteriori risorse necessarie a rinnovare i contratti secondo le previsioni del nuovo modello contrattuale. Il ministro si è poi impegnato a presentare un calendario predisponendo ed emanando tutti gli atti di indirizzo necessari”.

Da latecnicadellascuola

In questo articolo