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La Questura nega il nulla osta per il corteo degli studenti

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“E’ di oggi la notizia che la Questura di Roma ha revocato l’autorizzazione del corteo indetto da tutto il mondo della formazione per l’11 dicembre”. È quanto si legge in una nota scritta da studenti, precari e lavoratori della conoscenza. Il corteo revocato non è quello principale indetto dalla Flc Cgil, che va da piazza della Repubblica a piazza del Popolo, ma quello che da piazzale Aldo Moro, passando per piazzale della Repubblica, sarebbe dovuto arrivare fin sotto il ministero dell’Istruzione.

“Ancora una volta, in tempo di crisi, si vuole limitare la libertà d’espressione e il diritto al dissenso, attraverso l’imposizione di un protocollo amministrativo, valido, quindi, solo per le parti contraenti – spiega la nota -. Ancora una volta viene agito il tentativo di limitare il protagonismo dei soggetti della formazione, studenti, ricercatori, insegnanti e genitori, che rifiutano di pagare una crisi che non hanno prodotto”.

La notizia della revoca è stata comunicata agli organizzatori dalla Questura ufficialmente lunedì, quando coloro che avevano sottoscritto i percorsi sono stati richiamati per la comunicazione della variazione. “Ci hanno detto – spiega una studentessa – che questa revoca dipende dal protocollo siglato dal sindaco Alemanno sui cortei”.

Il divieto pare non scoraggiare gli studenti, che annunciano l’intenzione di sfilare ugualmente, sfidando il nulla osta della Questura e il protocollo-cortei di Alemanno.

Gli studenti incassano anche la solidarietà della Flc Cgil, il cui segretario generale Domenico Pantaleo, spiega che “il divieto di raggiungere il ministero della Pubblica istruzione opposto al corteo dell’Onda in occasione dello sciopero dell’11 dicembre rappresenta una gravissima limitazione del diritto di esprimere le proprie idee e il proprio dissenso”.

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