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Incontro a Roma per i presidi siciliani

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Temporaneamente rientrato l’allarme “caos” per la scuola siciliana: stamattina si è svolto presso la sede del Miur a Roma, l’incontro tra la delegazione del Coordinamento regionale dei dirigenti scolastici  e idonei del concorso del 2004 e alcuni rappresentanti del Miur, tra cui il capo Dipartimento Istruzione Giuseppe Cosentino, e Giovanni Bocchieri, della segreteria tecnica del Ministro Gelmini. «Continueremo a svolgere le nostre funzioni di dirigenti scolastici  – spiegano i presidi – fino a quando non sarà istituita una nuova procedura concorsuale. A prevalere è l’interesse comune di non destrutturare l’assetto scolastico esistente, tutelando la stabilità della scuola siciliana e scongiurando temporaneamente lo stato di pesante inefficienza, in un momento estremamente delicato per la scuola, che coinvolgerebbe un’utenza complessiva di oltre 400.000 persone nella sola Sicilia, tra alunni, personale e famiglie».

 
 Dopo il dialogo avviato nei giorni scorsi con il ministero dell’Istruzione da parte del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, l’incontro di oggi rappresenta un primo esito nell’annosa vicenda: «Siamo mossi dalla volontà di dialogare con l’Amministrazione, sentendoci parte integrante e non controparte – continuano i presidi – Non conosciamo ancora i tempi e le modalità della procedura concorsuale che si renderà necessaria, ma continueremo nel nostro percorso di confronti e chiarimenti, anche attraverso una strategia difensiva legale».
 A Roma, per accompagnare la delegazione del Coordinamento anche 200 presidi in ferie provenienti da tutte le province siciliane: un sostegno è arrivato anche dai sindacati presenti – tra cui Snals, Anp, Cisl, Flc Cgl,Uil – e nel pomeriggio di oggi, Giorgio Rembado, presidente nazionale di Anp – Associazione nazionale presidi – riceverà i dirigenti scolastici «per trovare al più presto in tutte le sedi utili, nessuna esclusa – spiegano i vertici Anp in una nota – una soluzione conforme alla giustizia sostanziale e non solo al diritto».

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