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Saltano 300 presidi in Sicilia? Tornano a fare i professori. Terremoto nella scuola dell’Isola

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Salta la sanatoria per i presidi siciliani, entrata in vigore il 25 novembre all’interno della legge di conversione del decreto legge salva-precari. Il Consiglio dei ministri ha emanato un decreto legge con il quale è stata decisa «l’abrogazione di una norma in materia di concorsi per dirigenti scolastici, introdotta in sede di conversione, al fine di conformare il dettato normativo a pronunce della magistratura amministrativa successivamente intervenute». Il decreto legge, sottolinea il comunicato di palazzo Chigi pubblicato al termine della seduta, «ha sanato una incongruenza normativa», che si è determinata nel corso dell’iter parlamentare di approvazione della conversione in legge del decreto legge 134/2009. È durata, dunque, solo tre giorni la gioia dei presidi siciliani che vedevano così regolarizzata la loro posizione relativa a un contestato corso-concorso del 2004. Il provvedimento rende anche nulli tutti gli effetti della norma appena entrata in vigore. La disposizione era stata introdotta nel corso dell’iter parlamentare del salva-precari su iniziativa di un gruppo di parlamentari siciliani per dare una risposta a una storia che si è trascinata per oltre 5 anni. Il corso-concorso al quale hanno partecipato oltre 600 dirigenti scolastici, è stato dichiarato nullo dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliano lo scorso 10 novembre. Per evitare un ulteriore passaggio parlamentare del decreto salva-precari la norma non era stata subito cancellata dal provvedimento. Ora il nuovo decreto legge elimina la norma, ma non le polemiche. Saranno molti gli strascichi legati ai diritti acquisiti da chi era entrato già in servizio, circa 300 presidi. Sembrerebbe che alle presidenze delle scuole occpate da presidi nominati in forza del concorso annullato dal Cga sia giunta una circolare che comunica che il 12 dicembre 2009 tali dirigenti rientreranno nei loro posti di insegnanti precedentemente occupati, mentre gli attuali titolari di quei posti saranno messi a disposizione del Csa.

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