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Brunetta sulle assenze per malattia: rigore, ma evitate i controlli inutili di Antimo Di Geronimo

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Le fasce orarie entro le quali il lavoratore assente per malattia deve farsi trovare in casa dal medico fiscale resteranno ferme, fino a quando il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, non le cambierà con un decreto ad hoc. E dunque, i docenti e i non docenti a letto con l’influenza o assenti per altre patologie dovranno restare a casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 fino a nuovo ordine.

Lo ha fatto sapere lo stesso ministro della pubblica amministrazione, con una nota emanata il 12 novembre scorso (47790). Il titolare del dipartimento della funzione pubblica ha spiegato che le nuove disposizioni in corso di emanazione serviranno a contrastare i fenomeni di assenteismo. E quindi, i dirigenti che non attiveranno tempestivamente le procedure di controllo saranno sanzionati con il mancato versamento della retribuzione di posizione. Ma siccome la minaccia della multa potrebbe scatenare una sorta di effetto panico, il ministro ha spiegato che bisogna comunque evitare di far spendere all’erario soldi inutili. Come per esempio, quelli per mandare la visita fiscale ai lavoratori assenti per malattia, ma che utilizzino il permesso per sottoporsi a una visita specilistica. A questo proposito il ministro antifannulloni ha spiegato che, se è vero che la legge prevede che la visita fiscale venga inviata anche per assenze di un solo giorno, è anche vero che la stessa legge ha disposto un certo margine di flessibilità. Proprio per evitare controlli inutili. Tanto più che, qualora il dipendente fosse assente a causa della necessità di sottoporsi a visita specialistica «il tentativo di effettuare l’accesso al domicilio del lavoratore da parte del medico della struttura competente potrebbe configurarsi come ingiustificato aggravio di spesa per l’amministrazione in quanto, in assenza del dipendente, potrebbe non avere lo scopo di convalidare la prognosi». Insomma, da una parte si minacciano i dirigenti scolastici inadempienti con la prospettiva di multe da pagare con la retribuzione di risultato. E dall’altra si lascia intravedere lo spettro dell’azione di responsabilità per l’eventuale danno erariale derivante dalla disposizione di controlli inutili. Quanto alle nuove fasce, il ministro Brunetta ha anticipato che saranno più ampie, ma saranno previsti anche casi in cui potranno essere derogabili per «stati patologici particolari».

Note: ItaliaOggi Azienda Scuola 17/11/2009

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