Gli oltre 400 dirigenti scolastici siciliani vincitori del corso-concorso ordinario per la scuola primaria e secondaria – indetto con decreto dirigenziale del 22 novembre 2004 – hanno costituito un coordinamento regionale che riunisce i presidi delle 9 province attualmente in servizio e coloro che sono stati riconosciuti idonei dopo aver superato le nove prove previste dal concorso. “E’ una decisione nata dall’esigenza d’intraprendere le azioni che saranno ritenute necessarie e di rompere il silenzio con gli interlocutori (amministrazione, politici, sindacati e opinione pubblica) a beneficio della chiarezza e trasparenza dei fatti esposti – spiegano Patrizia Magnasco, dirigente scolastico della provincia etnea per la Sicilia Orientale ed Enza Mione, dirigente di Trapani che rappresenta l’area Occidentale – vogliamo infatti che tutti conoscano una versione corretta e completa, in considerazione del fatto che sono state date diverse notizie imprecise, a partire da quella del numero di dirigenti coinvolti nella vicenda che sono oltre 400 e non 200, come più volte riportato dai mass media”. “Intendiamo rivendicare i nostri diritti e il nostro ruolo istituzionale con lo stile che ci ha contraddistinti finora – continuano i dirigenti – siamo stati bollati come incapaci e immeritevoli, colpevoli soltanto di aver partecipato a un concorso ordinario e pubblico, di averlo regolarmente superato e di dirigere una scuola. Attraverso il coordinamento regionale vogliamo intervenire attivamente su una vicenda che ci riguarda, sulla quale tutti hanno avuto una voce in capitolo fuorché noi, i diretti interessati, che fino alla conclusiva sentenza del Cga abbiamo tenuto un rispettoso silenzio, in considerazione del ruolo istituzionale che ricopriamo, dell’amministrazione di cui facciamo parte e soprattutto del lavoro della magistratura impegnata nella procedura giudiziaria”.