In arrivo la riduzione (per slittamento) dell’acconto Irpef dal 99 al 79% anche per pensionati e dipendenti che devono pagare la rata di novembre, sulla base dei calcoli della dichiarazione dei redditi, per la presenza di altri redditi oltre a quello di pensione o di lavoro dipendente.
In arrivo la riduzione (per slittamento) dell’acconto Irpef dal 99 al 79% anche per pensionati e dipendenti che devono pagare la rata di novembre, sulla base dei calcoli della dichiarazione dei redditi, per la presenza di altri redditi oltre a quello di pensione o di lavoro dipendente (anche derivante da seconde abitazioni o contratti di locazione), oppure a seguito del rilascio di più Cud durante lo stesso periodo d’imposta.
Lo prevede il decreto-legge, proposto dal Presidente Berlusconi e dal Ministro Tremonti, approvato il 12 novembre scorso dal Consiglio dei Ministri ed in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo della norma è quello di “garantire strumenti di ausilio nella particolare congiuntura economica in corso di superamento”.
La riduzione del 20% prevista sarà restituita nella busta paga di dicembre o comunque nella prima disponibile, pertanto potrebbe anche esserlo in quella di novembre, nel caso in cui i cedolini fossero ancora in corso di elaborazione.
I beneficiari della riduzione saranno, come già detto, anche tutti i lavoratori dipendenti ed i pensionati con ulteriori redditi, compresi coloro che hanno presentato il modello 730 o Unico, e quanti dichiarano redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Non dovrebbero essere, invece, compresi pensionati e dipendenti soggetti solo a ritenute e non tenuti al versamento degli acconti, ma per esserne certi dovremo attendere la versione definitiva del testo approvato. Sono, altresì, esclusi i dipendenti che non hanno altre entrate oltre allo stipendio e che subiscono quindi la trattenuta alla fonte nello stipendio.
In ogni caso, gli “sconti” previsti dovranno essere restituiti a giungo-luglio al momento del saldo. In definitiva, si tratta solo di un rinvio e l’acconto andrà versato quindi insieme al saldo, a meno che nei primi mesi del 2010 il reddito non dovesse diminuire.