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Tagli agli istituti alberghieri, il no della Federalberghi

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 red – Dal convegno di Alassio ‘Istituti Alberghieri verso la Riforma Gelmini. Opportunità e sfide future’ arriva l’allarme dei docenti e della Federalberghi: la riforma delle superiori snatura le scuole professionali, nate con l’intento di avere nei laboratori pratici il punto principale dell’attività scolastica. Il risultato sarà: alberghi + belli = personale – qualificato.

Americo Pilati, Presidente Federalberghi – Urlat Liguria spiega la situazione che si verrà a determinare con l’avvio della riforma, così come impostata fino a questo momento: “avremmo dei cuochi che parlano magari correttamente due lingue, ben acculturati. E questo è corretto ed estremamente utile, ma che si troverebbero, per assurdo, in difficoltà nel preparare un bel piatto di spaghetti!!”

L’esempio vuole puntare l’accento sulla riduzione dei laboratori pratici, da sempre ossatura degli istituti alberghieri.

L’Istituto alberghiero di Alassio ha elaborato un documento in cui si evidenziano i principali cambiamenti proposti dalla riforma, con annessi i nuovi quadri orario

Due sostanzialmente i nodi:

passaggio, nel quinquennio, dalle 54 delle materie professionalizzanti a 24

unificazione delle classi di concorso degli ITP, convogliate in un’unica graduatoria (C16 per 50 e 51 C e C15 per le 15C e 52C)

Il documento

Bozza riforma istituti professionali del 23 ottobre 2009

da orizzontescuola

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