Scoppia il “caso Piemonte”: l’Usr concorda con Cisl, Uil Snals e Gilda la data delle elezioni suppletive, ma la Flc-Cgil impugna l’intesa e ottiene il rinvio della circolare regionale. Qualche schiarita potrebbe esserci dopo il 15 novembre.
Si fa ogni giorno più complicata la vicenda delle elezioni delle RSU di scuola.
Secondo voci di fonte sindacale l’Aran ha già pronta una nota con la quale si comunica ufficialmente il rinvio delle elezioni delle RSU che, è bene precisarlo, per il momento restano fissate agli inizi di dicembre.
La nota Aran dovrebbe essere diramata subito dopo il 15 novembre, data di entrata in vigore del decreto legislativo 150 pubblicato sulla GU del 31 ottobre.
Flc-Cgil, come è noto, non condivide affatto la decisione del rinvio, espressamente prevista nell’articolo 65 del decreto, e annuncia di voler svolgere le elezioni all’inizio di dicembre.
Ma i problemi e le contraddizioni non mancano.
Per esempio: cosa succederà nelle scuole dove le RSU sono nel frattempo decadute ? con quali RSU i dirigenti scolastici condurranno le trattative dopo le eventuali elezioni di dicembre ? con le nuove RSU o con quelle prorogate per legge ?
non c’è forse il rischio che tutto questo alimenti forme di contenzioso all’interno delle stesse scuole ?
E i segnali che arrivano dai territori non sono certamente distensivi.
In Piemonte, per esempio, Cisl, Uil, Snals e Gilda si sono accordati con l’Ufficio scolastico regionale per dare avvio alle procedure per le elezioni suppletive che potrebbero riguardare alcune decine di istituzioni scolastiche in tutta la Regione.
Il 5 novembre l’USR del Piemonte trasmette alle scuole una circolare che riporta persino il calendario delle diverse scadenze: si parte il 30 novembre con l’annuncio formale delle elezioni nelle scuole con RSU decadute per arrivare al 19,20 e 21 gennaio con le votazioni vere e proprie e per concludere il 22 gennaio 2010 con l’affissione dei risultati elettorali all’albo della scuola.
In casa Cgil la vicenda non passa inosservata: con un comunicato del 6 novembre il sindacato di Mimmo Pantaleo accusa di scarsa coerenza le altre sigle sindacali.
L’Usr del Piemonte, forse anche per evitare una azione legale della Cgil che potrebbe anche aprire una vertenza per comportamento antisindacale, ritira subito la circolare e annuncia che sull’intera materia bisognerà attendere ulteriori chiarimenti ministeriali.
Ma intanto, gli altri sindacati rimangono fermi sulle proprie posizioni e ribadiscono che le elezioni non s’hanno da fare.
Anche la Uil-Scuola, che finora aveva evitato di entrare apertamente in polemica con la Flc, dichiara: “Cercare di fare elezioni in solitudine, prive di effetti, senza altre liste in competizione, oltre che a creare confusione, trasmette incertezze sulla reale capacità di contrattare nelle singole scuole e quindi rischia di indebolire ruolo e funzione delle RSU”.