“Sul terremoto in Abruzzo il presidente del Consiglio continua a dire bugie”. Ne è convinto il senatore del Pd Giovanni Legnini che elenca quelle che secondo lui sono le tre falsità proclamate dal presidente.
Prima di tutto per Legnini non si può parlare di ‘ricostruzione post-terremoto’: “non c’è stata alcuna ricostruzione – afferma il senatore – ma solo la realizzazione di case provvisorie, per altro non in numero sufficiente a tutti gli sfollati”.
“Inoltre – aggiunge Legnini – sostenere che gli interventi sono stati realizzati attraverso l’abolizione di spese e sprechi è altrettanto falso. E’ infatti universalmente noto che le risorse utilizzate sono state prese dal Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate, sottraendole ad investimenti destinati al Mezzogiorno del Paese”.
“La terza bugia detta da Berlusconi – conclude Legnini – è che si sarebbe impegnato affinché il 50% dei lavoratori impegnati fosse abruzzese. Non è vero: non c’è nessuna norma che lo preveda e nella realtà non è così. Il presidente del Consiglio farebbe invece bene a preoccuparsi dei 17mila disoccupati creati dal terremoto e che a fine anno si ritroveranno senza ammortizzatori sociali”.