PALERMO – Non c’è pace per la riforma Gelmini. Un corteo, che si snoderà per le strade di Palermo, è stato indetto il movimento studentesco. A manifestare non ci sarà soltanto l’Onda Anomala (movimento che ha dato il via alle proteste contro il ministro Gelmini) ma anche il coordinamento “Studenti In Movimento”. Il corteo di giovedì partirà da Piazza Politeama alle 9.30 e arriverà a Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale, dove una delegazione di studenti incontrerà l’assessore alla pubblica Istruzione, l’assessore all’Edilizia scolastica, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale ed il dirigente dell’ufficio scolastico regionale. Scopo dell’incontro sarà creare “un tavolo di confronto per risolvere i problemi dei tanti istituti della città”. “Abbiamo deciso di manifestare – dice Camillo Terminelli portavoce del coordinamento – sia su tematiche di rilievo nazionale e quindi puntando il dito contro ciò che non va nel progetto di scuola voluto dal ministro Gelmini, ma anche e soprattutto sui problemi più sentiti dagli studenti, quindi edilizia scolastica, diritti degli studenti e caro libri”. CALTAGIRONE “BOCCIA” LA RIFORMA. Il Consiglio comunale di Caltagirone ha approvato a larghissima maggioranza, con una sola astensione, un ordine del giorno che “boccia la riforma del ministro Maria Stella Gelmini” perchè “mette in ginocchio la scuola e cancella le aspettative legittime di tanti lavoratori”. Nel documento, votato in maniera trasversale, si parla “del licenziamento di massa più grande della storia repubblicana” e di “mercificazione dell’istruzione”. “Dal Consiglio – ha spiega il presidente dell’Assemblea, Fortunato Parisi – è giunto un atto inequivocabile contro i tagli determinati dal governo centrale, che penalizzano la scuola”. Ad assistere alla seduta era presente una rappresentanza del coordinamento comitato precari del Calatino che ha ricordato come”questa riforma soltanto in Sicilia causa 7145 disoccupati in più fra docenti e personale Ata e propone un maestro unico bocciato da tutti e classi sovraffollate”.