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CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA hanno chiesto una proroga del termine fissato per il 9 ottobre circa l’inserimento negli elenchi prioritari

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La richiesta nasce da una mancata diffusione delle informazioni in merito ai contenuti del decreto nonché delle difficoltà da parte di molte scuola a fornire corrette indicazioni circa le modalità di compilazione e presentazione delle istanze.

Appare verosimile che la richiesta possa essere accolta dal ministero, dato che per lo stesso l’operazione è a costo zero.

Tuttavia la richiesta del ritrovato fronte sindacale lascia perplessi, dal momento che i destinatari del provvedimento sono docenti che avrebbero avuto diritto ad un contratto sin dal 1° settembre, hanno dovuto attendere un provvedimento che fa acqua da tutte le parti (diciamolo chiaramente) e che adesso dovrebbero ancora vedere slittata la possibilità di presentare la domanda per accedere agli elenchi prioritari.

Si consideri che una volta presentata la domanda, le segreterie dovranno avere il tempo di elaborarle, stilare gli elenchi, prendere dimestichezza con la procedura informatica che dovrà consentire di verificare giornalmente lo stato di occupazione o disoccupazione di un docente.

Nel frattempo naturalmente le attività didattiche dentro le aule scolastiche procedono, i dirigenti scolastici hanno bisogno di supplenti, e chiamano anche dalle III fasce delle graduatorie di istituto. Per fortuna l’INPS, ignara di questi ingorghi, continua a pagare la disoccupazione!

Forse i sindacati hanno dimenticato di avvertire, nella richiesta, di voler utilizzare il provvedimento salva precari come regalo di Natale.

Lo speciale Salvaprecari

da orizzontescuola

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