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Grazie Ministro Gelmini! di Stefania Di Nunno

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Che meraviglia…un decreto che “salva” quei docenti che avrebbero lavorato in ogni caso vista la loro posizione in graduatoria! C’è solo un piccolo particolare..a quanto pare irrilevante visto che il decreto seguirà senza alcun intoppo l’iter previsto. Che fine faranno tutti quei docenti che hanno sempre lavorato con supplenza fino al termine delle lezioni, o tutti coloro che hanno prestato servizio per i famosi 180 gg? Sembra che l’unica risposta sia: “è un problema che riguarda solo loro”. Quale senso ha avuto l’aggiornamento delle graduatorie se non si potrà più contare nemmeno sulla posizione dignitosamente guadagnata nelle graduatorie d’istituto. Sarà un parere del tutto personale forse dovuto alla rabbia per la scarsa risonanza mediatica che questa tragedia di dimensioni forse ancora non troppo chiare rappresenta ma..si percepisce in tutto questo una negazione del diritto al lavoro, un assoluto disinteresse per la dignità di lavoratori che da anni mettono la propria professionalità al servizio di una scuola in difficoltà, povera, priva di fondi e di mezzi, l’indifferenza degli stessi colleghi di serie A che accettano senza battere ciglio una soluzione che dovrebbe invece umiliarli, e la rassegnazione di chi, come me, ancora una volta, si chiede se sia mai esistito uno spirito di categoria al di là degli interessi personali. Questo decreto ci strappa la possibilità e forse anche la voglia di continuare a perseguire il nostro obiettivo, la professione che abbiamo scelto e per la quale ci siamo formati, continuamente aggiornati e alla quale abbiamo donato anni della nostra vita, ma nessun decreto potrà mai portare via tutto ciò che abbiamo condiviso con i nostri studenti nel corso degli anni, i percorsi, le difficoltà, le sconfitte, i successi. Qualcuno obietterà: mera consolazione quando termineranno gli otto mesi coperti dall’indennità di disoccupazione..è vitale credere e sperare che qualche soluzione si troverà , e che … ci si possa rialzare per lo meno a testa alta.
Grazie Ministro Gelmini!

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